Semivuoto, abbastanza buio e con pochi commercianti rimasti a lottare, ogni giorno, col coltello tra i denti. Così si presenta l’attuale mercato civico di Quartu, i boom di affari di venti o di 15 anni fa sono ormai un lontano ricordo. La struttura accanto al Comune vive un lungo periodo di difficoltà. I clienti affezionati non mancano, scambiare quattro chiacchiere mentre il macellaio taglia un chilo di bistecche o il verduraio riempie una busta di mele e pere piace ancora a una parte dei quartesi. Ma la bilancia degli affari piange: l’avanzata dei centri commerciali ha tagliato le gambe a molti boxisti, e negli ultimi anni il mercato si è svuotato. Ecco, anche, perchè gli stessi lavoratori del mercato lodano e incrociano le dita subito dopo aver letto del progetto del sindaco Graziano Milia di voler demolire il mercato e trasferirlo in viale Colombo, con tanto di maxi parcheggio sotterraneo: “A noi ci interessa continuare a lavorare, è importante che ci sia continuità”, spiega Ilva Loche, 53 anni, macellaia e alla guida del Consorzio interno del mercato. “Il Comune vuole promuovere un intervento importante, è anche nel loro interesse far sapere ai cittadini che c’è la volontà di rilanciare il mercato. Se in viale Colombo ci sarà lo spazio per realizzare più box, ben venga, noi siamo favorevolissimi”, afferma la Loche.
Certo, negli anni ha giocato a sfavore dei boxisti anche la piaga dei venditori ambulanti, abusivi, che si piazzano nelle stradine limitrofe al mercato: “Al mondo non esistono zone non battute dagli abusivi, purtroppo, però speriamo che ci siano più controlli anche in viale Colombo perchè è giusto tutelare e agevolare chi, come noi, paga le tasse”, puntualizza la portavoce di tutti i boxisti. “Riuscire a fronteggiare i centri commerciali? Beh, dipende tutto da noi, dovremo guadagnarci la fiducia di nuovi clienti”.












