Quartu non fa eccezione, gli affitti in città restano, per la stragrande maggioranza dei casi, solo sulla carta. In tanti non si fidano di dare le chiavi in mano a chi non ha un indeterminato, una possibile garanzia dalla banca o da un parente. Richieste troppo alte? Forse, visto che anche le coppie di ventenni si ritrovano porte chiuse in faccia. Ma la paura di restare impelagati tra affitti non pagati, avvocati e cause, è altissimo. Lo confermano due esperti del settore, Stefano Tolu di Federproprietà e Carmelo Idda di Confedilizia. “Noi abbiamo tremila iscritti”, spiega Tolu, “ogni volta che c’è un inquilino l’affittuario va alla ricerca della situazione migliore per la sua tranquillità”. Cioè garanzie granitiche e soldi: “Senza certezze e sicurezze non si affitta più nulla. Molti associati hanno la casa nella zona del mare e del litorale, dunque in quei casi non c’è l’interesse ad affittarla a prezzi che, inoltre, sarebbero fuori mercato”. Tolu spera che, quanto prima, ci sia la firma decisiva del progetto che vede il Comune guidato dal sindaco Graziano Milia in prima linea: l’amministrazione comunale darà 30mila euro per un progetto pilota legato agli affitti. Chi ha un Isee sotto i 15mila euro potrà sfruttare un canone concordato e risulta già residente a Quartu. Nessuna differenza tra cittadini italiani e stranieri, l’intento è quello di farsi da garante con i padroni delle abitazioni.
C’è stato l’ok della Giunta a novembre, manca solo l’ultima firma, quella che suggellerà il patto. Lo sa molto bene anche Carmelo Idda di Confedilizia: “È un progetto pilota e, da parte anche della mia associazione, c’è la massima disponibilità. Ne parlerò con tutti i miei iscritti, spiegandogli quali sono i vantaggi. E confermo, putroppo, che il mercato degli affitti paga ancora delle difficoltà legate ai tanti casi di morosità”. Il piano dell’amministrazione comunale, a conti fatti, prevede un aiuto per circa una trentina di famiglie.












