Rifiutata all’open day imbastito dalla De Vizia nella piazza davanti al Comune “perché non sono censita”. Simona Rombi, 54enne di Quartu, è dovuta tornare a casa non a mani vuote, bensì con i suoi vecchi mastelli: “Me li sono dovuti trascinare da casa mia, in via Piras 11, sino alla piazza, e poi nuovamente sino alla mia abitazione. Dal 2019 ho una frattura al malleolo della gamba destra, dopo pochi passi zoppico e non ho l’auto perché prendo solo novecento euro di reddito di cittadinanza, devo pagare ogni mese 450 di affitto e ho due figli, entrambi minorenni, ai quali badare”. Ma come mai non ha ottenuto i nuovi mastelli col microchip? “Una delle addette alle consegne mi ha spiegato che non son stata censita perché l’incaricato della De Vizia è passato due volte, citofonando ma senza ricevere risposta”. La Rombi non ci sta: “Siamo un condominio di quattro famiglie, se uno non c’è ci sono i vicini. E, comunque, esco pochissimo da casa”.
Soluzioni? Poche, principalmente una: “Mi è stato detto di andare sino alla sede principale della De Vizia con i mastelli. Ma vivo sola, nessuno può aiutarmi e darmi una passaggio sin lì. L’ultima tassa sulla spazzatura, più di trecento euro, l’ho pagata puntualmente a dicembre. Dal primo marzo, senza i nuovi bidoncini, rischio davvero di dovermi tenere la spazzatura dentro casa”.












