Quartu Sant’Elena – Orti urbani e gattili, ok al regolamento per la concessione di aree e locali a cittadini e associazioni non aventi scopo di lucro: il consiglio approva all’unanimità.
“Un primo strumento per aprire un percorso – ha spiegato in aula il sindaco Graziano Milia – questo regolamento riguarda anche per un riconoscimento alla libera capacità di proposizione di cittadini e associazioni”.
“Andiamo incontro alle esigenze, io penso che la nostra città abbia grande attenzione e sensibilità nei confronti, per esempio, degli animali. Abbiamo tante associazioni che si occupano della cura e della difesa dei gatti e, tramite questo strumento, siamo in grado di dare in concessione una parte di terreno che si può recintare”.
Questa prospettiva potrebbe essere proiettata anche per la cura dei cani.
Inoltre potrebbero essere concesse aree a cittadini residenti che vogliono, per esempio, abbellire, tenere in ordine o fare un giardino di fronte alle proprie abitazioni.
L’amministrazione, quindi, sostiene le attività dei cittadini con la possibilità di concedere in uso dei locali di proprietà dell’amministrazione stessa o delle aree comunali, affinché vengano esercitate attività di interesse pubblico senza scopo di lucro nel settore dell’ambiente, dell’arte, della cultura, del sociale e sportivo e in qualche altro settore che assuma rilevanza di interesse per la comunità locale.
I destinatari sarebbero i cittadini anche tra loro associati, associazioni di volontariato regolarmente iscritte al registro.
Occorre la residenza ma potranno farne richiesta anche i non residenti nelle ipotesi in cui l’attività svolta porti beneficio all’attività locale.
I locali, le aree, le strutture che verranno individuate verranno concesse a titolo di comodato gratuito; i locali possono essere condivisi anche da più soggetti che dovranno, a quel punto, partecipare ai costi di gestione nella misura proporzionale all’uso e all’entità della porzione che utilizzeranno e dovranno stipulare tra loro un accordo. La durata normalmente non potrà essere superiore a 3 anni e, in casi particolari, potrà essere indirizzata per il rinnovo dei contratti già in essere.











