È pesante il bilancio dell’incendio scoppiato nel campeggio Tamarix al Margine Rosso di Quartu. Molte roulotte, baracche e casette sono andate distrutte dal fuoco e sui social ci sono vari proprietari che raccontano di avere perso tutto: c’è chi teneva la propria attrezzatura da lavoro o da pesca, chi semplicemente sapeva di poter contare su quel punto per trascorrere le ferie estive. Ieri era prevista anche una serata musicale, annullata prima dell’arrivo delle fiamme per il fortissimo vento di maestrale. Intanto, emerge che in via Fiume, altra zona colpita dal fuoco, non tutti i bocchettoni rosso fossero in funzione: zero acqua e disagi a non finire per i vigili del fuoco intervenuti per domare i roghi, per la “gioia” degli incendiari.
E, su Molentargius e i canneti ancora una volta colpiti dal fuoco, interviene il sindaco Graziano Milia: “Non è pensabile che questo parco continui a vivere senza personale per controllare il territorio. Opera un piccolissimo distaccamento del corpo forestale che deve occuparsi anche di altre aree. Non è una struttura che è nelle condizioni di prevenire e impedire che accadano queste cose che accadano con una frequenza, purtroppo, troppo elevata. Se facciamo un calcolo, ogni dieci anni il canneto va a fuoco due o tre volte. Non è pensabile che questo accada, se abbiamo costituito il parco negli anni Novanta dobbiamo e abbiamo il dovere, come Regione, di dotarlo di tutti gli strumenti”, afferma Milia, “su questo faremo una riflessione. Non credo che non potremmo non porci il problema di che cosa ci stiamo a fare in un parco senza avere poteri e strumenti e strutture”.











