A Quartu c’è la conferma del boom di bed and breakfast ed affittacamere, aumentati e ancora aperti dopo il periodo nero (soprattutto il 2020) del Covid. In città ci sono 64 strutture, quarantasette delle quali b&b, a disposizione dei turisti. Gli hotel, 8 dal quale va però tolo il Setar, sbarrato da anni e destinato a non riaprire, primeggiano solo per il numero di posti letto messi a disposizione, mirando a garantire maggiori comodità: è cresciuto il numero delle camere con bagno ma diminuito il numero di posti letto, e servizi complementari. Il Comune di Quartu Sant’Elena ha contato fino al dicembre 2021 su un patrimonio ricettivo costituito da 8 esercizi alberghieri, 1 struttura di turismo rurale, 17 affittacamere, 2 seconde case e appartamenti vacanze, 1 residence e 47 b&b per un totale di 2067 posti letto. Rispetto al 2020, come si legge nel documento ufficiale approvato dalla Giunta Milia, si registra un aumento di 61 posti letto (2067 contro i 2006 dell’anno precedente). Il 2021 è, in effetti, il primo anno di inversione del trend recessivo in termini di posti letto: si pensi all’anno 2020, nel quale si è assistito ad una diminuzione di 491 posti letto rispetto all’anno precedente. In realtà, fino al 2017, mentre le strutture alberghiere erano sostanzialmente stabili, il comparto extra alberghiero è cresciuto in maniera esponenziale, sia per quantità che per posti letto, con un aumento significativo soprattutto del numero dei Bed & Breakfast. Con l’entrata in vigore delle direttive regionali sui b&b sono state posti a carico dei b&b stessi alcuni adempimenti amministrativi che ne hanno decisamente appesantito l’iter. Per contro è entrata in vigore la normativa che disciplina le locazioni turistiche occasionale e pertanto si è avuto un drastico aumento delle secondo a discapito dei primi. Si è quindi assistito in questi ultimi due anni alla cessazione di diversi bed and breakfast e alla decadenza automatica di coloro che non si sono regolarizzati in base alle direttive e al momento il numero dei b&b è abbastanza stabile (uno in meno rispetto al 2020) mentre sono sempre costanti le comunicazioni obbligatorie per l’avvio della locazione turistica occasionale, che prevede a carico del cittadino un iter procedimentale semplificato e minori adempimenti periodici. Dall’entrata in vigore della norma (agosto 2018) risultano presentate 390 comunicazioni di locazione turistica (la maggior parte delle quali trasmesse tra il 2019 e il 2020) alle quali corrispondono 1856 posti letto, portando ad un totale di 3923 il numero di posti letto totali. Tra le strutture alberghiere, circa l’85% dei posti letto è localizzato lungo la costa. La categoria degli alberghi di qualità (4 stelle) assicurano il 78% della capacità ricettiva alberghiera del territorio. Tra gli alberghi a quattro stelle, l’Hotel Sighientu (558 posti letto), il Califfo (287 posti letto), e l’Hotel Setar (370 posti letto, ma sbarrato da anni e destinato a non riaprire) si collocano sopra la media nazionale (36 stanze), mentre il Monastero (30 stanze) fa registrare dimensioni sensibilmente inferiori.
E i turisti? Ci sono, e sono in aumento. Fino al 2014 prevalevano i turisti stranieri, nel 2015 e 2016 sembrava esserci una tendenza inversa con aumento della componente italiana rispetto a quella straniera. Nel 2017 tornano invece ad essere presenti in misura maggiore gli stranieri. E’ sicuramente complesso attribuire un significato concreto ai dati sulla domanda turistica (a tal fine si deve prendere in considerazione la Fonte SIRED 2021 – estrazione del 15…










