A Quartu arriva la stangata sui passi carrabili. Il Comune ha deciso di far pagare la tassa per chi ha anche solo uno scivolo davanti alla propria abitazione. Per registrarsi c’è tempo sino al 15 aprile, ma la società che ha vinto l’appalto per l’invio dei bollettini, l’Abaco, stando a varie lamentele, avrebbe inviato le richieste di pagamento anche a chi non dovrebbe scucire un centesimo. E le soluzioni sono due: o si paga perchè magari si resta col dubbio di essere “in torto”, o bisogna risolvere la situazione, via email o direttamente negli uffici di via Irlanda, con la stessa Abaco. I casi, nella terza città della Sardegna, sono numerosi: c’è anche chi si è visto recapitare sei richieste di pagamento per il passo carrabile anche se non è il proprietario non solo dell’appartamento, ma nemmeno dell’intera palazzina. Insomma, regna la confusione. E i quartesi “stangati” a loro insaputa si rivolgono o alla stampa o ai consiglieri comunali.
Tonio Pani (Psd’Az) ha ricevuto tante segnalazioni: “Non eravamo d’accordo sulla reintroduzione della tassa sul passo carrabile ma chi governa Quartu ha deciso di rimetterla. Ma, ora, ai cittadini viene complicata la vita dal punto di vista burocratico. Il criterio adottato della società Abaco per i pagamenti non è chiaro. Mi risultano che siano stati inviati, più volte, bollettini per il pagamento di due anni a quartesi che hanno solo un portoncino Qual è il sistema che si sta adottando?”, chiede Pani. “Questi errori sono evidenti, ci sono bollettini intestati a persone che non hanno il passo carrabile. Ed è grave che, per dimostrare di essere nel giusto, un cittadino debba andare a perdere intere giornate negli uffici, tutto per giustificare un errore commesso da altri. Mettiamoci nei panni degli anziani che non verificano il bollettino perchè hanno paura di more o multe: pagano anche se non è dovuto e magari non hanno nemmeno l’auto o, ancora, si ritrovano con un marciapiede non ripristinato”.











