Via alle vaccinazioni anche a Quartu Sant’Elena, taglio del nastro del nuovo hub vaccinale al palazzetto dello sport di via Beethoven. Già centinaia i sardi che, nelle prime ore disponibili, sono stati contattati per la prima dose. Decine di postazioni, medici e infermieri dell’Ats in azione e, fuori, una importante mano d’aiuto viene garantita anche dagli uomini della Protezione Civile. Dentro, tre maxi aree con decine di posti a sedere, tutti distanziati per rispettare appieno le norme anti Covid. E negli occhi e nelle parole soprattutto degli anziani emerge tanta speranza, quella di poter ritornare a vivere senza dover aver timore di incontrarsi con gli affetti più cari. In attesa della dose c’è Dino Pinna, 76enne di Quartucciu: “Ho scelto di aderire alla vaccinazione perchè è un dovere civico, sia per tutelare la mia salute sia per quella degli altri. Non è una belle cosa”, osserva, “non potermi avvicinare ai nipotini”.
A qualche sedia di distanza, in paziente attesa, c’è Anna Giulia Solinas, 76 primavere: “Aspettavo di potermi avvinare, mi sono iscritta subito quando ho letto l’avviso su Sardegna Sicura. Mi sono sempre vaccinata, sin da quando sono nata, farò anche questo. Ho nipoti, figli e amici”, e l’intento è quello di poterli riabbracciare e rivedere presto. Tra una chiacchiera e l’altra, la donna racconta che c’è chi le ha detto “non sai a cosa vai incontro, non fare il vaccino”. Ma la Solinas è sicura, lo farà. Tranquilla? “Se muoio sarà fatta la volontà di Dio”, dice, con una punta ovvia di ironia, “ma mi sarò comunque vaccinata”.











