C’è chi ritiene fosse un segno distintivo del potere o ‘il simbolo di appartenenza al corpo sociale’. Era un’arma
polifunzionale, come le altre di epoca nuragica, ma al manufatto viene attribuito un forte
significato simbolico in quanto indicatore della raggiunta età adulta. Per far conoscere uno degli
oggetti più caratterizzanti della Preistoria sarda, il Polo Museale della Sardegna, in collaborazione con la
Soprintendenza ABAP delle province di Sassari e Nuoro, giovedì 30 novembre 2017, alle 17.00, nella Sala
Conferenze del Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari, presenta una
conferenza dal titolo “Il pugnale ad elsa gammata nella civiltà nuragica”.
Il pugnale viene cronologicamente ascritto alla Prima Età del Ferro, ma alcuni autori ritengono
che la sua comparsa sia da inquadrare nel Bronzo Finale. Deve il suo nome alla tipica
impugnatura a foggia di gamma, lettera dell’alfabeto greco, vista in posizione rovesciata.
L’arma è di fattura tipicamente nuragica ed al momento non trova alcun riscontro nel mondo
protostorico mediterraneo. Nel corso dell’incontro verranno proposte due nuove attestazioni
iconografiche: il concio da Giorré-Florinas (SS) e la barchetta fittile da Teti (NU).
Introduce i lavori il Soprintendente ABAP per le province di Sassari e Nuoro, Francesco Di
Gennaro. Interverranno, inoltre, l’Archeologa Nadia Canu e la Restauratrice Eliana Natini della
stessa Soprintendenza. Seguirà un contributo dell’Archeologa Antonella Fois.
L’evento rientra nel calendario delle manifestazioni previste per Musei di Storie sul tema Ferro e Fuoco.












