Sanluri, principi e principesse per un giorno: sempre più coppie decidono di pronunciare il fatidico si nell’antico castello medievale e per il sindaco Alberto Urpi è l’ennesimo modo per promuovere il territorio.
Tra le mura abitate un tempo da Eleonora d’Arborea, meta obbligatoria per chi ama visitare gli antichi borghi, sono sempre più insistenti le domande da parte dei futuri sposi che scelgono come location il castello medievale.
Il borgo fu anche teatro degli scontri fra gli eserciti Aragonesi e quelli del Regno di Arborea. Venne conquistato dal Re d’Aragona durante “Sa Battalla” il 30 giugno 1409 e divenne residenza feudale fino al XIX secolo. Non solo, quindi, fiori d’arancio in spiaggia, ambitissimi soprattutto dai turisti che prediligono le località balneari più rinomate della Sardegna, bensì nel bellissimo polo museale che racchiude secoli di storia.
Una grande opportunità per il sindaco Urpi, sempre attento e attivo per promuovere il territorio, che, con piacere e con la fascia tricolore al petto, sigla l’unione delle coppie.
Tutto ha un prezzo però: 400 euro è la tariffa richiesta che è necessaria per l’organizzazione dell’evento civile, gratuita, ovviamente, se celebrata in municipio.
Ma la somma non irrisoria, incassata in egual misura dal comune e da chi gestisce il monumento, non spaventa gli sposi. Anzi: “Abbiamo tante richieste – spiega il sindaco Alberto Urpi – e questo ci fa piacere poiché dimostra che l’iniziativa, promossa otto anni fa, ha avuto successo e consente di proseguire con l’iter di azioni portate avanti al fine di promuovere il nostro territorio e le bellezze che abbiamo”.
Confetti e chicchi di riso, insomma, pronti per l’uso: tanta gioia e felicità e immergersi, almeno per un giorno, in un contesto fiabesco con la voglia e la volontà di proseguire per il resto della vita con la stessa emozione vissuta il giorno del matrimonio.









