Boom dei prezzi a Cagliari: in un anno esplosi i costi di bollette e trasporti

Esplodono i costi per le spese relative a elettricità, acqua e combustibili per le abitazioni. Nell’ultimo mese in crescita anche le spesi per i trasporti. In Sardegna reggono la crisi i dolci di Pasqua


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Aumento dei prezzi a Cagliari. Boom dei costi per l’abitazione (combustibili, elettricità e acqua): quasi il 30 % in più rispetto a unno fa. A Cagliari, nel mese di marzo 2022, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, ha segnato una variazione del +1,0%. In aumento rispetto al +0,8% registrato nel mese precedente. L’indice tendenziale (rispetto al marzo del 2021) registra una variazione del +6,2%, risultando così in aumento anche esso rispetto alla variazione del +5,6% che si era avuta nel mese di febbraio.

In un mese i prezzi relativi ai trasporti sono aumentati del 4, 5 %. Mentre gli aumenti maggiori in un anno riguardano le spese per abitazione, acqua, elettricità e combustibili ( + 27, 8) rispetto al marzo 2021, trasporti (12) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (5, 2 %). In netto aumento anche i servizi ricettivi e di ristorazione (3, 8).

Dolci sardi di Pasqua. In Sardegna i prodotti di Pasqua reggono la crisi e i clienti scelgono la qualità artigiana. Quasi 2mila pasticcerie per uova, colombe e dolci. Marco Rau (Delegato Alimentazione Confartigianato Sardegna): “Il settore reagisce alle difficoltà ma caro energia, materie prime e trasporti sono problematiche che creano gap con competitor nazionali ed europei”.

Mancano pochi giorni alla Pasqua e il settore dolciario artigiano sardo fa i primi bilanci con una tendenza chiara: regge la vendita di colombe, uova di cioccolato e prodotti pasquali, confermando così una domanda in linea con l’anno scorso e, quindi, la stabilità di mercato.

Le pasticcerie sarde, come in generale tutte quelle italiane, stanno assorbendo, in modo più accentuato rispetto agli altri paesi europei, la pressione dei prezzi delle materie prime e la maggiore spinta sui costi dell’energia, con ricadute contenute sui prezzi praticati alla clientela.

Dall’esame dell’indice dei prezzi sui “prodotti di panetteria e pasticceria”, che comprende i prodotti di pasticceria freschi, emerge come a febbraio 2022 l’Italia segni un aumento dei prezzi che si ferma al 2,5%, in linea con la dinamica dei prezzi no energy (+2,3%).

“Nonostante le imprese sarde, come del resto tutte quelle italiane, stiano subendo un pesante contraccolpo derivato dalla crisi energetica – afferma Marco Rau, delegato regionale per l’alimentazione di Confartigianato Imprese Sardegna – da parte dei consumatori la richiesta di dolci ha mantenuto la stabilità registrata lo scorso anno e, in alcuni casi, abbiamo notato anche una lieve crescita”. “Il vero problema è che, come sta accadendo da alcuni mesi – continua Rau – le materie prima all’origine hanno subito un incremento a due cifre per le nostre attività, situazione che, per le realtà dolciarie sta facendo registrare una importante perdita di competitività”.

 

Ed è proprio il caro bollette uno dei problemi più gravi evidenziati, più volte, da Confartigianato Sardegna. “Non dobbiamo dimenticarci come in Sardegna l’energia costi più del resto d’Italia – sottolinea il Delegato per l’alimentazione – una tassa nascosta alla quale nessuna impresa può scampare, condizione che pone le realtà produttive sarde in una situazione di netto svantaggio sia nei confronti dei competitor europei, sia in quelli nazionali”.

 

Infatti, il 73% dell’aumento dei prezzi, pari a 4,9 punti di inflazione, deriva dai beni energetici, che a marzo, nel confronto internazionale, segnano un aumento del 53,5%, 8,8 punti in più rispetto al +44,7% della media dell’Eurozona e maggiore di 15,9 punti alla Germania e di 24 punti alla Francia. E sulle materie prime del settore dolciario, sale la pressione dei prezzi internazionali deicereali che, valutati in euro, crescono del 43,6%.


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