di Efisio Mura
Il diabete é una malattia che, se non adeguatamente curata può portare a conseguenze molto gravi. Importante è perciò la diagnosi precoce e la cura da parte di personale medico specializzato. Ciò vale ancora di più in Sardegna, dove la malattia ha una grossa incidenza. Questo è ciò che abbiamo sentito dirci tantissime volte durante incontri, conferenze e dibattiti ai quali partecipava anche l’assessore alla salute o il direttore generale o di ASL di turno o chi per loro.
Ma avete provato a prenotare una prima visita diabetologica a Cagliari? IMPOSSIBILE. A Cagliari e in tutta “l’area vasta” funziona solo il servizio per le urgenze e per chi ha la fortuna di essere gia seguito. E gli altri? Vengono indirizzati ai poliambulatori di Villasimius, Burcei, Senorbi, Sadali, Pula, Olbia, La Maddalena. Ma vi rendete conto??. Il medico di famiglia ha richiesto una consulenza diabetologica per mia moglie. Noi abitiamo a Quartucciu. Abbiamo quindi chiamato il CUP, la risposta: “le prenotazioni per le diabetologie di Cagliari e poliambulatori limitrofi sono chiuse”.
In zona ci sono centri diabetologici a Quartu, Santissima Trinità, Brotzu, San Giovanni di Dio, Policlinico Universitario e forse qualcun altro, ma le prenotazioni sono chiuse. Perche? Perché i vertici regionali della sanita’ hanno disposto la “territorializzazione” delle prestazioni. Ovvero tutti i presidi del territorio Regionale devono lavorare. Ma la prestazione non viene rinforzata dove c’è piu esigenza, no, è il cittadino che viene costretto a fare il pendolare!
D’altronde la ASL (o come si sono inventati di chiamarla ora) è unica in Sardegna (con direzione nel capoluogo Regionale: Sassari!!).
Ma cosi’ si costringono i malati e i loro familiari a trasferte costose in termini economici e di tempo, assenze dai posti di lavoro, stress, e, in buona sostanza ulteriori problemi economici e sociali. No problem per gli illuminati governanti regionali.











