“Pratiche commerciali scorrette nel recapito della corrispondenza”, Poste nel mirino dell’Antitrust

Su presunte pratiche commerciale scorretta, nel servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate indaga l’Antitrust


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

E’ stato avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Poste Italiane per accertare “una presunta pratica commerciale scorretta, nel servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate”. Lo si legge in una nota stampa dell’AGCM.

“L’ipotesi è che il cliente/mittente che decida di rivolgersi a Poste per inviare una raccomandata potrebbe essere ingannevolmente indotto ad acquistare un servizio pubblicizzato da claim che ne enfatizzano determinate caratteristiche che, nella sua concreta erogazione non vengono, poi, rispettate – spiegano -Si assume, del resto, quanto al tentativo di recapito della corrispondenza, che l’avviso di giacenza del plico raccomandato verrebbe spesso depositato nella cassetta postale del destinatario dell’invio senza previo accertamento della presenza o meno del medesimo al proprio domicilio. Costringendo quindi il destinatario che voglia entrare in possesso del plico ad esperire procedure alternative previste da Poste, con uno slittamento dei tempi di consegna ed un dispendio di tempo ed energie che non sarebbe necessario qualora il tentativo di consegna venisse realmente effettuato”.

Poste, inoltre, sempre secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avrebbe “veicolato messaggi ingannevoli riguardo al servizio di Ritiro digitale, vale a dire la versione evoluta della consegna fisica, delle raccomandate, con riferimento alle relative condizioni economiche e di utilizzo”.

Oggi funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di Poste, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.


In questo articolo:


--}}