Positivo al Covid morto a Seui durante i soccorsi, fatale una crisi respiratoria

Carlo Lobina stroncato da una crisi respiratoria legata a una polmonite bilaterale, questo l’esito dell’autopsia. Quattro operatori del 118 indagati, l’ipotesi di reato è omicidio colposo


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È durata circa tre ore, stamattina, l’autopsia eseguita all’ospedale Santissima Trinità su Carlo Lobina, il sessantacinquenne di Seui morto sabato mentre stava raggiungendo un’ambulanza del 118 per essere trasportato a Cagliari. E, dalle verifiche svolte da Nicola Lenigno, medico legale contattato dalla procura di Lanusei, è stato appurato che per l’uomo è stata fatale una crisi respiratoria dovuta a una polmonite bilaterale. Il corpo sarà restituito ai familiari (moglie e due figlie residenti in Germania) e, stando a quanto trapela, il funerale si svolgerà proprio in Germania. Per conto dei parenti della vittima, assistiti dall’avvocato Marcello Caddori (che ha confermato a Casteddu Online l’esito dell’autopsia), all’autopsia era presente anche il consulente Guglielmo Benvenuti.

 

Le indagini vanno avanti: ci sono quattro indagati, tutti operatori del 118, da parte del pm Gualtiero Battisti, e l’ipotesi di reato è omicidio colposo. Da un lato ci sono i parenti della vittima che hanno spiegato al loro legale che Lobina avrebbe dovuto camminare per raggiungere l’ambulanza e. all’improvviso, sarebbe caduto per terra. Una versione differente è quella arrivata dai soccorritori che, tra l’altro, hanno tentato di rianimare il 65enne con un massaggio cardiaco.


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