Dalla Regione arriva una totale apertura nei confronti dei settecento lavoratori del Porto Canale. La situazione non è rosea, c’è stato un incontro in prefettura ma rimangono vari dubbi legati a cosa vorranno “fare le due società principali che operano a ridosso dello specchio d’acqua cagliaritano, la Cict e la Contship. Alla riunione di piazza Palazzo ha partecipato, con la massima attenzione, anche la neo-assessora regionale al Lavoro, Alessandra Zedda: “Da parte nostra c’è la massima disponibilità, ovviamente prima di tutto nei confronti dei lavoratori, non li lasceremo mai soli. Abbiamo anche l’esigenza di capire cosa succederà a livello societario per Cict e Contship, l’Autorità portuale ha detto chiaramente che la Cict ha mandato una nota di rescissione della convenzione, dichiarando di non riuscire a garantire un traffico di 645 container per il 2019”, osserva la Zedda.
La neo-assessora regionale fa quindi un ragionamento basato su più step: “Da un lato bisogna verificare i rapporti tra l’Authority e la Cict, dall’altro scoprire cosa avviene a livello internazionale con la Contship. Bene la richiesta del tavolo nazionale urgente, affinchè con i ministeri competenti si possa iniziare un percorso che possa andare nella direzione principale di una doverosa valorizzazione del porto di Cagliari anche sotto il profilo della movimentazione dei container. Sui vincoli della Zona franca doganale siamo pronti”, annuncia la Zedda, “a giocare una partita a trecentosessanta gradi per analizzare tutti quegli aspetti che stanno impedendo l’affermazione del porto cagliaritano quale realtà centrale del Mediterraneo”.










