Le ricerche erano partite la serata del 20 ottobre. Ma solo intorno alla mezzanotte del 21 la Guardia Costiera di Cagliari con il supporto di unità navali ed aeree di Frontex, è riuscita ad intercettare il barchino con 15 migranti a bordo tra i quali 3 bambini e 1 donna, partito dalla città algerina di Annaba il giorno 18 e diretto in Sardegna.
Tutti provati ma in buona salute, sono stati condotti presso il porto di Portoscuso per i controlli sanitari e le procedure di routine.
Le prime frammentarie informazioni sono giunte alla sala operativa della Guardia Costiera di Cagliari nel tardo pomeriggio del 20 e solo dopo sono partite le ricerche, inizialmente senza esito.
La barca è stata ritrovata circa 20 miglia a nord ovest dell’isola di San Pietro, dove era stata sospinta, verosimilmente a seguito dell’avaria al motore, dal vento forte di scirocco che ha spirato nei giorni scorsi e che, se la stessa non fosse stata trovata, la avrebbe sospinta ulteriormente verso il largo.
Dopo estenuanti ricerche è stato l’aereo Beechcraft 350 di Frontex, decollato da Lamezia Terme, ad individuare l’eco radar della barca. Immediatamente dopo la Guardia Costiera di Cagliari ha inviato sul posto la motovedetta di Sant’Antioco e quella di Cagliari che, in condizioni di mare molto mosso, hanno raggiunto i migranti verso le ore 01.40 del 22 ottobre, per procedere alla fase di soccorso .
Le operazioni, coordinate dal 13° Maritime Rescue Sub Centre della Guardia Costiera di Cagliari, sono state estremamente complesse sia a causa della assenza di informazioni che potessero far capire dove fosse la barca che, in particolare, a causa delle difficili condizioni meteo marine, caratterizzate dal forte vento di scirocco.
Alle ricerche hanno preso parte 2 motovedette della Guardia Costiera di Cagliari e di Sant’Antioco, un elicottero della Sezione Elicotteri della Guardia Costiera di Decimo e 2 aerei Be-350 di Frontex, uno di stanza a Cagliari ed uno giunto appositamente dalla Calabria per proseguire anche di notte le operazioni.











