Uffici e commissariati di polizia inadeguati, spazi angusti, insufficienti, il personale impiegato opera in modo disorganizzato per via delle carenze strutturali. Il cantiere per ristrutturare gli edifici è fermo ad un palo, ma in questo caso la Questura non ha responsabilità, solo una burocrazia lenta e congestionata: l’argomento non è nuovo e la notizia la si ribatte da mesi, proclamata soprattutto dai sindacati di categoria.
Questa mattina, il sit in e il sopralluogo ispettivo di Sap, con il deputato di Fratelli d’Italia, Bruno Murgia, e il consigliere regionale Paolo Truzzu, insieme al vice questore vicario di via Tuveri, Ferdinando Rossi. Altro cruccio dolente la presenza massiccia di centinaia di migranti, i disperati che per le normali operazioni di identificazione affollano corridoi e locali non più a norma. Anche Quartu come commissariato di Ps, mostra le sue pecche, luoghi di lavoro non più funzionali che da tempo aspettano un restyling di tutto punto.
I DISAGI. Nonostante gli appelli e le pubbliche denunce, i lavori di ampliamento ed adeguamento dell’ufficio immigrazione sono fermi al palo per problemi burocratici non dipendenti dalla Questura. Era fondamentale che avvenissero nel periodo invernale, quando le attività legate agli stranieri sono certamente meno frenetiche. Invece rischiamo che il tutto avvenga d’estate, proprio ciò che volevamo evitare per non creare ulteriori disagi ai colleghi, già costretti a lavorare in condizioni precarie. L’archivio scoppia con fascicoli in terra per sfruttare tutto lo spazio possibile, lo sportello non garantisce standard di efficienza per esiguità di spazi costringendo i colleghi a ricevere gli stranieri ad una finestra sfruttata come sportello, muri ammuffiti. L’ufficio poi rimane incardinato, con un flusso continuo di persone, all’interno di una struttura dove ci sono realtà operative come le Volanti, artificieri, tiratori scelti, senza le dovute divisioni di sicurezza. La visita è proseguita anche al Commissariato P.S. Di Quartu Sant’Elena, altra struttura non idonea ad ospitare un ufficio di Polizia. Spazi angusti, uffici che ricevono il pubblico che non garantiscono alcuna privacy. Anche qui il progetto di uno spostamento in un locale più idoneo esiste ma la burocrazia rallenta, se non blocca, le pratiche, allontanando la possibilità dei poliziotti di lavorare in maniera consona alle più basilari norme di sicurezza sul lavoro. Aggiungiamo poi la scarsità di personale che non permette più di garantire auto sul territorio, una lenta agonia che sta portando il commissariato di Quartu ad una morte già scritta. È apprezzabile l’interessamento politico di Fratelli D’Italia, autorevole portavoce alle istituzioni della grave situazione esistente. Sono troppe le orecchie e gli occhi che preferiscono non sentire e vedere, i poliziotti meritano di più












