(Nella foto in alto a destra, Giuseppe Pilichi, del Coisp e Luca Agati del Sap)
Adesso basta. I sindacati di Polizia Sap e Coisp scendono in piazza, più precisamente davanti alla Questura di Cagliari con un sit in congiunto e con un elenco di “cose” (un decalogo di argomenti, stilati in un volantino) che non vanno bene: “La città sta mutando per via di una fallimentare politica legata all’immigrazione – affermano indignati Luca Agati, Sap e Giuseppe Pilichi, Coisp – non è possibile sentir dire da Prefetto e Questore che i reati sono addirittura in calo. Non lo meritano i cittadini e non lo meritano i poliziotti. Perché la verità è che anni di tagli hanno portato ad una debilitazione dell’apparato della sicurezza – proseguono i due sindacalisti – l’ufficio immigrazione non è idoneo, il suo archivio non ha più spazio con i fascicoli in terra, c’è muffa sui muri, gli stranieri vengono accolti in ambienti fatiscenti, addirittura ad una finestra adibita a sportello. Il posto di vigilanza destinato alla Polizia nell’ex scuola Penitenziaria di Monastir è un luogo fatiscente, sporco e abbandonato. Le Volanti sono poche perché si è scelto di destinare i poliziotti ad altri incarichi senza sostituzione. Gli interventi sono aumentati ed ogni impegno in più significa meno auto sul territorio e meno sicurezza ai cittadini. Il Commissariato di Quartu è una struttura che dovrebbe essere chiusa oggi stesso con l’ufficio denunce ospitato in un corridoio adiacente alla sala d’aspetto senza nessuna privacy tra chi denuncia e chi aspetta. Il “nuovo” Commissariato di Carbonia cade a pezzi perché sono stati sbagliati i progetti in fase di costruzione. I caschi per l’ordine pubblico sono marci e ci sono le auto contate. In questura lavorano anche 7 poliziotti in una stanza di tre metri per quattro. Quanto ancora dobbiamo tollerare tutto questo? La classe dirigente di questo paese deve capire che le periferie vivono in queste condizioni. Deve accadere qualcosa di grave per far capire che c’è bisogno di interventi urgenti? Il silenzio è complice – concludono Agati e Pilichi – e noi da sempre dalla parte dei poliziotti e della brava gente a cui non piace scendere a compromessi, non ci stiamo”.
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