Prende sempre più forma, e presto vita, il nuovo lago caratteristico del territorio: un intervento complesso e necessario per garantire la sicurezza dei residenti in caso di estremi eventi atmosferici. In corso da mesi, le opere hanno interessato la diga e la sistemazione di tutte le varianti. Ieri il sindaco Beniamino Garau assieme al consigliere Franco Magi hanno verificato assieme all’impresa, l’andamento dei lavori di messa in sicurezza del lago grande di Poggio dei Pini. “Nei prossimi giorni, con la fornitura dei casseri, verrà realizzato lo sfioratore “a becco d’anatra”, che eleverà lo sfioro di ben 2.35 mt rispetto all’attuale getto di calcestruzzo, portando il valore dello smaltimento della portata di riferimento Q3’000 = 477.5 m3 /s, nel rispetto delle indicazioni previste nella normativa vigente. L’interstizio tra i casseri e la roccia sarà riempito di argilla. Lo sfioratore “a becco d’anatra”, così chiamato per la particolare forma che assume il canale in pianta, è previsto con due soglie sfioranti contrapposte leggermente inclinate rispetto all’asse del moto” spiega Magi. Si prevede l’utilizzo di scogliera opportunamente ammorsate, con la fornitura del materiale lapideo, massi ciclopici, che proviene proprio dagli scavi della fondazione del nuovo sfioratore “a becco d’anatra” e dagli scavi dell’allargamento del canale fugatore. Altri 9.000 m2 di massi ciclopici rinforzeranno il piede della diga. “Questo è un concreto esempio di economia circolare. Tutti gli altri detriti, compresa la rampa che conduce al lago, saranno conferiti a discarica”.
I residenti osservano e attendono la conclusione dei lavori, anche per la tutela delle specie che hanno sempre abitato nel lago. Oche, soprattutto, adottate dai cittadini e considerate parte integrante della comunità. Da quanto si apprende la loro esistenza è messa a dura prova, diversi gli esemplari che mancherebbero all’appello di chi si preoccupa e occupa per loro. Una sistemazione provvisoria, di fortuna è stata attuata per tutelare la specie. Non soddisfacente se si pensa al loro bellissimo lago dove dimoravano indisturbate. Una corsa contro il tempo, insomma, e l’impazienza di traslocare nuovamente gli animali nel loro habitat completamente ristrutturato, messo in sicurezza che riprenderà vita tra pochi mesi.












