Pericolo amianto al Poetto. Non è il solito slogan politico di circostanza ma bensì l’esatta situazione che si evince in particolare guardando il tetto dell’edificio abbandonato, accanto all’ex pronto soccorso del P.O. Marino.
Accanto all’eco-mostro, controllato dai vigilantes armati della Coop Service, (pagati dalla Regione Sardegna per evitare l’occupazione abusiva da parte di tossici e clochard), si assiste al più totale e indecoroso stato dei luoghi: sul soffitto in eternit ormai distrutto, l’inalazione delle particelle di amianto che si liberano dalle lastre sfibrate, possono comportare l’insorgenza di patologie molto gravi come asbestosi, mesotelioma o tumore ai polmoni. Sarebbe opportuno bonificare la zona, transennarla a dovere soprattutto per chi frequenta questi luoghi. E i bagnanti sono a conoscenza di questa pericolosità a poche centinaia di metri lineari? E chi va a correre, passeggiare e pedalare, (ancor più vicino a quel disastro), è consapevole dell’aria insalubre che respira? La domanda la giriamo alle Istituzioni di competenza, Regione, Asl, Corpo Forestale e i vari uffici che dovrebbero tutelare e vigilare su questo sconcio.
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