di Cristiana Spinetti
Questa è la situazione alla prima fermata del Poetto dopo la splendida giornata di domenica scorsa che ha riportato locali e turisti sul litorale, dopo la devastante mareggiata dei giorni scorsi. La spiaggia è riemersa lasciando segni e rifiuti della sua furia, quelli documentati dalla foto però sono stati lasciati dall’incuria e dalla scelleratezza dei bagnanti e nottambuli. Disquisire sull’ineducazione di chi non è neanche capace o in condizione di fare canestro nei cestini vuoti è inutile.
Non c’è campagna pubblicitaria di sensibilizzazione che potrebbe fare breccia o impressionare cittadini e turisti che non sono nemmeno in grado di comprendere il danno che compiono a se stessi. Quello che però è grave e irrispettoso per la collettività, è che il Comune non vigili e non provveda a ripulire quotidiamente. Una città che invoca l’allungamento della stagione turistica non può permettersi di non tutelare il suo litorale di pregio e a vocazione turistica, sociale e sportiva tutto l’anno.
Ho letto di imprenditori balneari dichiaratisi pentiti per aver creduto nel proseguimento della stagione e dell’erogazione dei loro servizi, avendo riportato danni enormi per la mareggiata. L’imprenditoria deve fare i conti con i rischi del mestiere e il mare ha buone ragioni per riprendersi quello che gli umani non sono in grado di rispettare e salvaguardare dalla devastazione operata dai
loro simili.













