Pista ciclabile slalom a La Palma, ciclisti in rivolta a Cagliari: “Inutile e pericolosa”

Esplode la protesta degli amanti della bici sul tracciato di via Fiorelli: “Mai vista una roba del genere in tutta Italia?” Oggi sopralluogo della commissione Mobilità, sommerso dalle critiche il Comune corregge il tiro: “Pronti a modificare il tracciato”


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Prima a sinistra poi la svolta a destra sull’altro lato della strada, incrociando auto in contromano. Ma dopo la rivolta dei ciclisti la pista di via Fiorelli sarà modificata: il tracciato per le bici sarà spostato lungo il canale di La Palma. “La pista ciclabile di via Fiorelli verrà posizionata sul lato opposto rispetto a dove è adesso”, dichiara Marcello Piras, presidente della commissione Mobilità che oggi ha svolto un sopralluogo sul sito, “quindi sul lato canale, non appena verrà messo in sicurezza il tratto attualmente pericolante”.

La pista aveva scatenato le proteste dei ciclisti per la sua pericolosità.

“Corsia ciclabile in via Fiorelli: gestione approssimativa e improvvisata. Siamo molto preoccupati”, ha dichiarato Virgilio Scanu della Fiab, “la realizzazione della corsia ciclabile di via Fiorelli ha già fatto tanto parlare di sé nel corso delle ultime settimane, destando enormi sospetti e perplessità. Sono tantissimi i cittadini che ci hanno segnalato la pericolosità e l’insicurezza della pista. In effetti, non serve un occhio esperto per capire che lo spostamento del tracciato da un lato all’altro della strada poco dopo il sottopassaggio di ponte Vittorio, è qualcosa di mai visto prima, non in Sardegna, ma in Italia.

Come se non bastasse”, aggiunge, “ieri sera abbiamo rilevato che il cordolo nel tratto prospiciente al museo di zoologia, è stato eliminato. Il motivo? Semplice, si sono resi conto che c’è una fermata Ctm e che, ovviamente, i passeggeri non possono scendere dal bus in mezzo alla strada. Se ne sono accorti dopo anni di progetti e mesi di lavori. Tutto ciò è assurdo e questo è l’ennesimo segnale che c’è qualcosa che non quadra nella gestione dei lavori e nella realizzazione del progetto, stravolto in fase di esecuzione.

Poiché di mezzo ci sono fondi pubblici e ne va della sicurezza di centinaia di ciclisti, vorremmo capire il motivo di una gestione così approssimativa di un progetto finanziato con fondi europei.

C’è un ufficio, quello della mobilità del Comune di Cagliari, che evidenza da anni forti lacune nel settore della ciclabilità. Si deve prendere coscienza del problema e lo si deve affrontare, diversamente le piste ciclabili rimarranno tristemente inutilizzate perché strutturalmente inutili, pericolose e insicure”.


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