Un lago in terra che si forma dopo ogni pioggia: l’acqua scivola copiosa sulle tombe, danneggiandole, stringendo il cuore di chi si reca in visita a chi non c’è più. Come Vincenzo Perra che, recentemente, ha perso la sua cara mamma che è stata “tumulata nei nuovi loculi del cimitero comunale di via Marconi, nella nuova area cimiteriale di recente apertura”.
“Un dolore che si aggiunge a quello della perdita di mia madre, perché quanto sta accadendo all’interno del cimitero è inaccettabile, disumano e offensivo per la memoria dei defunti e per la dignità delle famiglie che li piangono” spiega l’uomo.
I nuovi loculi presentano infiltrazioni di acqua e allagamenti, la pioggia penetra dalla copertura non completata e cola sulle lapidi, “rovina le tombe, bagna le fotografie dei nostri cari e mette a rischio la struttura stessa delle sepolture. Le famiglie hanno dovuto assistere all’acqua che scende sopra le tombe e alla continua infiltrazione dal soffitto. Tutto questo mentre le salme sono già state tumulate”.
Un’opera consegnata e utilizzata per accogliere i defunti e che risulta “priva della guaina impermeabilizzante e di protezioni basilari. È stato concesso l’uso di loculi non completati, “un luogo che non garantisce protezione né decoro. Il dolore per la sua perdita non merita di essere aggravato da questa umiliazione quotidiana”.
Viene richiesto al Comune un intervento risolutivo, al fine di proteggere la casa eterna dove dimorano le spoglie di chi è passato a miglior vita e che tanto mancano ai parenti che piangono due volte quando si recano in cimitero.











