È ancora frastornata e dolorante all’orecchio destro, ogni giorno sta seguendo le cure imposte dai medici del Santissima Trinità di Cagliari che le hanno refertato una lesione mica da ridere vicino alla guancia. Alessia Paravagna, 44 anni, ha tirato un sospiro di sollievo bello grosso quando ha saputo che il suo aggressore, Mohammed Nasri, diciannovenne algerino con permesso di soggiorno regolare, è finito in carcere a Sassari. Lei è stata l’unica vittima ad unire, alla denuncia fatta ai carabinieri, anche quella mediatica, mettendoci la faccia, su Casteddu Online. Il suo incubo è iniziato mentre stava tornando a casa dopo una mattinata di lavoro: si occupa dell’assistenza a bordo di alcuni scuolabus, la Paravagana: a bordo del Pq del Ctm diretto a Quartu è stata picchiata dal giovane, che le ha rifilato uno schiaffone, tornando poi a sedersi come se niente fosse. Oggi l’arresto, dopo che ha continuato a seminare il panico: prima al pronto soccorso del Santissima Trinità, fuggendo ed evitando una visita psichiatrica, poi tormentando i passeggeri del treno Cagliari-Oristano, con tanto di intervento dei carabinieri di Villacidro e relativa denuncia: “Sono più serena. Sapere che non è più in giro e che non può far male a nessuno è stato il mio intento che ha portato a denunciare sul giornale. In quei minuti di terrore ricordo solo di essere tranquillissima. È salito dopo di me, sembrava una persona innocua”, racconta la Paravagna. “Poteva avere un coltello o un’arma tra le mani, sarebbe potuta finire peggio. Ho ancora forti traumi all’orecchio”.
“Non ha mai parlato, mi ha fissata con uno sguardo che non dimenticherò”. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere: “Mi auguro che resti in carcere, principalmente, o che venga anche aiutato. Questo ragazzo ha solo 19 anni e, sicuramente, dei problemi. Sembra strano che dica anche questa cosa”, osserva la 44enne. “Si merita di restare dentro ma anche di essere aiutato, proprio perchè non vengono aiutate stanno in giro a fare quello che fanno”.











