Con una sobria cerimonia, questa mattina, il presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, ha inaugurato l’appena riqualificato Parco urbano della IV Regia, in località Sa Scafa, a Cagliari.
Un’altra porzione dall’alto valore paesaggistico e storico del lungomare cagliaritano ritorna ufficialmente alla libera fruizione. Con un investimento di circa 1 milione e 600 mila euro è stata realizzata una totale e delicata riqualificazione del complesso di 11 mila metri quadri risalente alla metà del XIV sec. (il nome Quarta Regia si riferisce, appunto, alla quarta parte del pescato che i pescatori lagunari versavano alle casse regie sotto forma di dazio fino al 1956) e utilizzato, fino a qualche anno fa, come luogo di rimessaggio di barche ed attrezzature per la pesca.

I lavori, condotti sulle linee guida della metodologia progettuale della Design for All stabilita dalla convenzione ONU, hanno trasformato l’intero compendio in un vero e proprio parco inclusivo, accessibile tutto l’anno, con percorsi diversificati, illustrati con pannelli didattici ed informativi che raccontano la storia del plesso e dell’habitat naturale circostante.
Diversi gli ambiti attorno ai quali sono stati sviluppati gli interventi di restyling e conservazione: l’Arena Torre Quarta Regia, l’Arena Belvedere, le Aree Eventi, i percorsi e l’area ingresso con i relativi corpi servizi.
Il parco si integra perfettamente con la laguna attraverso tre piattaforme a portale, i miradouros, che, adagiandosi sugli scogli, creano un affaccio direttamente sull’acqua con vista su tre lati: una verso i monti di Capoterra, l’altro verso Castello e una sulle Torri di San Pacrazio e dell’Elefante. Alle spalle del belvedere è stata, infine, inserita un’area eventi pavimentata ed attrezzata che consentirà l’installazione temporanea di gazebo e strutture rimovibili.
L’intero complesso, aperto ad eventi culturali e picnic, è dotato di servizi, percorsi guidati ed è accessibile, da via dei Calafati, attraverso una viabilità, anch’essa riqualificata e dotata di adeguata illuminazione ed impianti di videosorveglianza, che costeggia il canale interno. Lungo i margini stradali è stata realizzata un’area parcheggi schermata da piante di essenze autoctone – proprie dell’ambiente lagunare e marino – che completano il “restauro naturalistico” della zona.










