Parte da Roberto Lepori, promotore dell’iniziativa, che già da tempo si prodiga per inoltrare a sindaco e giunta la proposta semplice ma estremamente costruttiva che permetterebbe di
“garantire dei servizi che il quartiere non ha mai avuto”.
Una piazza-parco pubblico con forestazione urbana, questa l’idea: “Visto che viviamo tra l’Asse Mediano e via Chiabrera, due arterie altamente inquinate (opera compensativa per ridurre le polveri sottili), è stata ipotizzata un’operazione di partenariato pubblico-privato”. Per questa ragione “chiediamo a Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, di preservare questo spazio pubblico.
La nostra proposta è di riqualificare l’area trasformandola in un parco pubblico dedicato a Emanuela Loi, un simbolo della lotta alla mafia. Emanuela, una giovane poliziotta, perì nel 1992 in uno degli attacchi più sanguinosi di Cosa Nostra. Il parco sarebbe un luogo della memoria, ma anche uno spazio di svago: prevediamo alberi, un parco giochi per bambini, una piazza di quartiere con panchine tematiche, i murales (riproducendo personaggi illustri sardi e cagliaritani, 20 donne e 20 uomini) e un muro del ricordo per commemorare le vittime della criminalità sarda.
La città di Cagliari merita più spazi verdi. Il parco pubblico che chiediamo potrebbe essere un passo verso una città più verde e sostenibile”.
Centinaia le forme già raccolte da Lepori e ora si potrà aderire all’iniziativa anche tramite web.
https://www.change.org/p/parco-pubblico-emanuela-loi-cagliari?recruiter=1372377604&recruited_by_id=e2cf8500-23bc-11f0-9d99-25ef9a88c757&utm_source=share_petition&utm_campaign=petition_dashboard&utm_medium=copylink
“Chiedo a tutti i casteddai onesti di firmare questa petizione. Un gesto per opporsi a chi pretende di gestire (non si capisce a che titolo) delle aree pubbliche. Per un quartiere più verde, per la memoria di Emanuela Loi, per una Cagliari più bella”.











