Giampaolo Migali sceglie di rispondere a tutte le domande del giudice e di difendersi dall’accusa per cui è finito in carcere, quella di aver ammazzato lo scorso primo marzo durante la festa di Carnevale il 22enne Marco Mameli. Contrariamente a quanto ci si aspettava, Migali ha parlato e raccontato la sua versione dei fatti alla gip Nicole Serra, che ha firmato l’ordinanza di arresto da 96 pagine.
A incastrare Migali dopo sei mesi di indagini telecamere, testimoni e soprattutto il dna sull’arma che ha ucciso Mameli. Intorno a lui, un incrollabile muro di omertà. Da mesi la famiglia attendeva che chi ha inferto le pugnalate mortali avesse un volto e un nome: la mamma di Marco ha lanciato più volte appelli sui social, il padre è riuscito a registrare alcune conversazioni finite direttamente nelle indagini.












