Alla premier Giorgia Meloni va anche la fiducia del Senato con 115 sì e 79 no. Cinque gli astenuti. Finite le pratiche parlamentari, da domani il nuovo governo sarà pienamente operativo, chiamato alla prova dei fatti in uno dei momenti storici più difficile in assoluto.
Di Silvio Berlusconi l’intervento oggi più atteso, un intervento che però non ha riservato colpi di scena, a parte l’esordio con l’annuncio del diciassettesimo nipotino appena nato. Berlusconi ha dovuto prendere chiara posizione sulla guerra, dicendo che Forza Italia è convintamente nella Nato dalla parte degli aggrediti, ha benedetto la pace fiscale e l’innalzamento del tetto ai contanti, ha bocciato l’ambientalismo ideologico e ha assicurato lealtà e collaborazione con il governo. Inevitabile un passaggio sul suo ruolo nelal storia del governo di oggi: “Se oggi questo governo esiste è perché 28 anni fa ho fondato il centrodestra, siamo sempre rimasti insieme e abbiamo lavorato a obiettivi comuni”. Alla fine, tutti in piedi ad applaudire il cavaliere.
L’intervento più politico, e caustico, in assoluto, è stato quello di Renzi, in costante equilibrio fra il lanciare dardi infuocati a Pd e 5 Stelle e annunciare il no alla fiducia al governo Meloni garantendo però la disponibilità a votare provvedimenti condivisibili. Il Pd attaccato su tutti i fronti, dalle dichiarazioni sul concetto di merito a quello di sovranità (“L’opposizione si fa con la politica non con il vocabolario”) fino a farsi beffe della Serracchiani per aver detto che la Meloni vuole le donne un passo indietro agli uomini (“Con tutti i temi che ci sono, proprio su questo doveva attaccare”). Al veleno anche con i 5 stelle, in generale durissimo per aver favorito la vittoria della destra con la scelta di restare frantumati e divisi. E poi, una difesa del ruolo di donna e madre della premier, citando più volte sua figlia Ginevra e invitandola a trovare il tempo per giocare con lei sul divano.
Dalla Meloni, con voce roca e influenzata, un’unica richiesta alle opposizioni: “Non fatemi sconti ma non fate opposizione ideologica, vi chiedo di valutare nel merito i provvedimenti”.











