È un record, amaro e fastidioso, che però rappresenta l’occasione per riproporre un tema finito da un po’ nel dimenticatoio generale: l’odissea di chi deve farsi sostituire un mastello rotto, grande o piccolo non cambia nulla, a Cagliari. La testimonianza di Stefano Sollai, fruttivendolo di piazza Repubblica a Cagliari, è lampante: “Sei grossi mastelli marroni dell’umido rotti in pochi mesi e sempre nello stesso modo. Appena gli addetti alla raccolta lo caricano sul camion e viene sbattuto per essere svuotato si fila”. Altri metodi per disfarsi degli scarti di verdura e frutta non esistono e non sono previsti dall’amministrazione comunale. Ma c’è spazio anche per la folle burocrazia che, a quanto pare, regna anche nel capoluogo sardo per un semplice mastello da cambiare: “Ogni volta è necessario andare nella sede della De vizia di viale Ciusa per denunciare la rottura del bidone e, poi, raggiungere l’altra parte della città, viale Elmas, per ricevere il mastello nuovo”.
Il motivo? Tanto semplice quanto un filo assurdo: “Nella sede di viale Ciusa non hanno mastelli nuovi e si può andare solo lì per compilare tutti i moduli”.










