Una cosa è certa: viale Marconi, sia a Cagliari sia a Quartu, la notte è più buia che illuminata. Le luci accese non sono la maggioranza, e nel nuovo viale a senso unico la voglia di correre non è passata. Sabato scorso l’ultimo incidente: due ragazzine falciate sulle strisce, stando ai riscontri della polizia Locale, ma con la guidatrice della Renault che giura: “Erano le strisce pedonali vecchie e cancellate, quelle nuove erano dietro la mia auto”. Le due ragazzine sono ancora gravi, la speranza di tutti è che si salvino. Ma gli incidenti stradali, nelle vie più lunghe e trafficate del capoluogo sardo, sono ancora troppi. E proprio sul viale Marconi i tempi per la rivoluzione finale all’insegna della tanto, sinora annunciata, sicurezza, non si prospettano brevi: “Abbiamo asfaltato le strade, disastrose, di mezza Cagliari. Nessuno ha mai scritto che bisogna avere pazienza, meglio i disagi per un giorno di lavori e vent’anni di sicurezza”, dice l’assessore comunale al Traffico, Alessio Mereu. Che sul viale Marconi non fornisce date certe della fine di un secondo lotto di lavori ancora tutto da progettare: “Rifaremo tutto, dai sottoservizi all’illuminazione”. Date? “Non sappiamo nulla perchè c’è prima il progetto definitivo e poi la gara, sul senso unico dobbiamo ragionarci quando ci sarà il secondo lotto. La lampada dove è avvenuto l’incidente di sabato era accesa, sicuramente qualcun altra sarà spenta, ma non in quel punto”. Ma il viale, appunto, è lunghissimo, e per la maggior parte al buio: “Sull’ultimo incidente ci son indagini, auguro alle due ragazze di guarire il prima possibile. Dove abbiamo fatto l’asfalto tutto nuovo abbiamo anche rifatto la segnaletica. E i due attraversamenti rialzati li abbiamo messi anche se non c’erano nel vecchio progetto, ci siamo resi conto che nel viale Marconi allargato la gente si lancia”. In auto, ovviamente: “Altri attraversamenti rialzati? Li faremo, se avessimo dato retta ad alcuni non ne avremmo fatto nemmeno uno”. E Mereu fa l’elenco delle strade con le nuove strisce pedonali: “Via Is Cornalias, via Sonnino dopo l’asfalto nuovo, di fronte al Conservatorio di Musica e all’incrocio tra via Bacaredda e via San Rocco. A Cagliari ci sono interventi continui anche per la segnaletica, c’è molta attenzione a causa di questi incidenti”.
E sulla via Cadello dove, appena due settimane fa, un bimbo è stato ucciso? Si corre molto anche lì: “È stato investito sulle strisce da un motociclista arrivato come un missile. È come dire: perchè non mettete il limite a trenta chilometri orari? Se uno corre a 120 non si ferma perchè c’è il cartello. Se gli attraversamenti rialzati ci fossero in tutta la città avremmo qualche problema in meno”. E, tornando sul viale Marconi, i problemi non mancano nemmeno a Quartu: “Siamo in attesa dei primi riscontri progettuali per la nostra città e per Quartucciu. Vogliamo percorsi ciclopedonali, la possibilità di poter riadattare il viale per rafforzare il trasporto pubblico. Anche da noi ci son problemi legati a illuminazione, attraversamenti e percorsi non in sicurezza. Potremo realizzare o attraversamenti rialzati o mettere i semafori a chiamata”. Ma, anche qui, tempi incerti: “Attendiamo sviluppi dalla Città Metropolitana, entro venti giorni contiamo di avere i primi progetto per farci un’idea. Di sicuro dobbiamo appaltare entro l’anno, perchè i fondi vanno in scadenza. Per noi viale Marconi è un’arteria fondamentale”. Ma al buio, quasi tutta, dalla sera all’alba.









