“Noi, nell’inferno delle notti insonni della movida a Cagliari: bambini meno tutelati dal sindaco dei fenicotteri”

Durissima lettera di protesta del comitato “Rumore, no grazie”: “Signor Sindaco, tanti bambini, della cui salute Lei ha dimostrato sino ad oggi  di non prendersi dovuta cura, sono trattati, vista la loro età, peggio degli oppositori politici delle più nefaste dittature. In un quadro di illegalità alimentato e accettato i cui responsabili non è detto che restino per sempre impuniti”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Lettera pubblica al  Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu

L’inferno delle notti insonni. Il ricorso ai farmaci. Il dramma dei bambini tutelati meno dei fenicotteri. Alla base del disastroso inquinamento acustico le inadempienze e gli atti illegittimi del Comune.

“Un fine settimana d’inferno”. Come altro descrivere, Signor Sindaco, le notti di sofferenze e di tribolazioni vissute dai residenti di Marina, Stampace, Villanova e non solo?

Tenuti svegli sino alle quattro del mattino, ora di chiusura e di ritiro degli arredi dei pubblici esercizi, diverse centinaia di allegri e chiassosi commensali seduti nella selva di tavoli che piastrellano strade e piazze e strepitanti fuori dai locali. Pericolosamente immemori del distanziamento sociale e dell’igiene del suolo che solo in determinate aree viene regolarmente risanato.

Viviamo dal 2008, anno di avvio della mescita e della ristorazione all’aperto, in una contesto ambientale dove l’illegalità sfrenata è alimentata e cullata, come fosse un monumento pubblico di riguardo, da politiche pericolosamente irresponsabili dei governi civici della città. Infatti:

-con atti illegittimi sono autorizzate le concessioni del suolo pubblico nella quasi totalità dei casi (ripetiamo da anni queste accuse gravi e mai nessuno ha difeso la propria onorabilità in giudizio. Lo facciano per primi gli amministratori in carica!)

– il Piano Comunale di Classificazione Acustica, presidio di tutela costituzionale della salute,  è morto in culla il giorno della sua nascita nel 2016

-il Piano di Risanamento Acustico,  in gestazione dal 2016, non viene alla luce in una veste di accettabilità tecnico- giuridica. Mai parto è stato più travagliato! L’obbligo di un Piano di Risanamento è la prova più eclatante che Cagliari è una città drammaticamente inquinata e quindi pericolosa per essere vissuta, anche dai frettolosi turisti che sgambettano in città. Testimonianza conclamata dei disagi, delle malattie patite dai residenti e del quotidiano ricorso a farmaci per l’induzione del sonno

-il Potere di emettere ordinanze ad hoc, il cui esercizio fu richiesto anche nella Sentenza del Tar di condanna del Comune di Cagliari nel 2015, non ha mai incontrato l’autorevolezza e la dignità di un Sindaco che lo esercitasse con prestigio e dignità a tutela della salute, della vita e dell’ambiente.

E ora, come se non bastasse, più tavoli e commensali per strada e più tormenti! Complice ignaro il Covid 19. Allo scopo di incrementare artatamente il fatturato di un segmento del commercio urbano che può avvenire solo in danno degli altri operatori commerciali. Perché a parità di potere d’acquisto (e purtroppo è di molto in calo) a un aumento dei consumi nei pubblici esercizi corrisponde automaticamente un calo di consumi negli altri segmenti del commercio urbano. Insomma a più drink e patatine corrispondono meno abiti, abbigliamento, libri …

Siamo sconvolti, Signor Sindaco, dal fatto che Lei resti insensibile di fronte alle sofferenze delle vittime più deboli dell’inquinamento acustico: i bambini che vivono in contesti inquinati assommano difficoltà di apprendimento rispetto agli altri bambini. Tanti studi lo confermano.

Come può accettare questo sconcertante stato di cose, signor Sindaco?

Cosa non farebbe Lei, da buon padre,  per tutelare i suoi bambini da quanti, allegri commensali spesso debordanti di alcol e droghe, mettessero a repentaglio la loro salute e la loro vita? Quando torna a casa e guarda amorevolmente i suoi figli, pensi per un attimo agli altri figli (cittadini della sua città e della salute dei quali Lei è responsabile per legge) che non possono dormire sino all’alba per il baccano e il chiasso che si fa  sotto le loro finestre con pregiudizio del loro presente e del loro futuro. E che la mattina arrivano a scuola inebetiti dall’insonnia.

L’inquinamento acustico è una forma di sofferenza talmente crudele e distruttiva del fisico e della mente che non a caso l’hanno sempre praticata le dittature più crudeli, criminali e sanguinarie per piegare la resistenza dei loro oppositori.

Ebbene Signor Sindaco, tanti bambini, della cui salute Lei ha dimostrato sino ad oggi  di non prendersi dovuta cura, sono trattati, vista la loro età, peggio degli oppositori politici delle più nefaste dittature. In un quadro di illegalità alimentato e accettato i cui responsabili non è detto che restino per sempre impuniti.

Lo sa, Signor Sindaco, che nella nostra città in fascia oraria notturna i bambini sono meno tutelati dei fenicotteri dello stagno, di anche 1.000 volte se assumiamo a riferimento i rilevamenti fonometrici assunti a base della Bozza di Piano Comunale di Risanamento Acustico .

In conclusione, per ripetere le parole pronunciate da un prefetto della città durante un incontro col Comitato Rumore no grazie: “ Prima o poi qualcuno pagherà”.

Ma noi preferiamo contribuire a risolvere i problemi non cercare peccatori. Purché sia  possibile e ben accetto un apporto, anche nostro, di idee e di cultura. Tanti cittadini non chiedono di meglio che concorrere stabilmente al bene e al progresso della loro città. Non meritano di essere delusi, il tempo corre veloce.

Marco Marini

Comitato Rumore no grazie

Cagliari


In questo articolo: