Oggi è il giorno di Netanyahu all’Assemblea Onu. Un intervento atteso quanto controverso, che ha ha scatenato fischi e dissenso, tanto che molte delegazioni hanno deciso di disertarlo.
Il primo pensiero del leader israeliano è rivolto agli ostaggi, sottolineando che continuerà a lavorare per la loro liberazione e che “a Gaza non abbiamo ancora finito”.
“I palestinesi non vogliono due stati ma uno al posto di Israele”., ha affermato il premier israeliano ma “più del 90% degli israeliani è contrario”.
Netanyahu ha inoltre rivendicato gli attacchi in Iran e negato di attaccare o civili della striscia: “Facciamo tutto quello che è possibile per non colpire gli abitanti, chi compie un genocidio si comporta così? E dicono che affamiamo la popolazione di Gaza, è colpa di Hamas che ruba il cibo”.
Secondo il leader israeliano, Hamas avrebbe rubato già circa l’85% degli aiuti al suo popolo e che il suo esercito segue regole rigidissime per non colpire civili innocenti. Lo stesso Netanyahu ha affermato che ha voluto che il suo intervento disse ascoltato anche a Gaza attraverso degli altoparlanti per fare in modo che le sue parole arrivassero agli ostaggi.
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