Nel Corso Vittorio tutto pedonale spuntano le ortensie, dieci euro a testa per decine di vasi, tutto a spese dei commercianti, che si sono quotati per abbellire una strada “funerea e schifosa”, questi i termini più gettonati. Francesco Iervolino, da dodici anni alla guida di un negozio di stoffe, utilizza parole più leggere ma altrettanto dirette: “Siamo abbandonati, mancano gli arredi urbani e molta gente non sa che siamo diventati una via pedonale. Non c’è vita, si vede chiaramente quante poche persone animano l’area”, dice il commerciante.
“Il Corso Vittorio non è solo il pezzettino vicino a piazza Yenne, ma è anche quello da via Sassari a via Carprera, Perché per l’estate non c’è in programma nessun evento?”, chiede, polemico, Iervolino. “Le persone potrebbero arrivare fin qui passeggiando, io sono sempre stato contrario alla pedonalizzazione, adesso però c’è e l’augurio è solo uno, che la strada prima o poi si animi. Tanti miei colleghi baristi e ristoratori non sanno nemmeno come muoversi per avere le concessioni”.









