Guarda e riguarda, fissa di continuo le macerie dell’aula magna crollata in via Trentino a Cagliari e i suoi occhi tradiscono, più volte, una sensazione di disperazione e paura. Simona Selloni ha 20 anni, studia Lingue all’Università. Quell’edificio crollato lo conosceva benissimo, quasi ogni giorno partecipava ai laboratori “di inglese e spagnolo. C’erano delle crepe nel soffitto del piano terra, lo sapevamo noi studenti e anche i docenti. L’abbiamo segnalato ma non è mai intervenuto nessuno”, racconta la giovane studentessa.
“Rabbrividisco all’idea che, sino a poche ore prima, ci fossero studenti lì dentro. Potevamo morire, poteva essere una strage”.








