L’ascolto, in questa edizione di Spettacolo Aperto, il festival di musica per coro (e non solo) dell’Associazione Studium Canticum, è soprattutto massima partecipazione per tutti, piccoli e grandi, e nei prossimi giorni a Cagliari ci sarà la possibilità di accontentarli tutti, portando, in qualche caso, la musica fuori dai suoi luoghi canonici: si comincia mercoledi 28 novembre (al May Mask Via Giardini 149, ore 19.00) con un incontro musicale e divulgativo: Musica senza segreti. La musica antica è protagonista, e Attilio Motzo e l’Ensemble Studium Canticum da lui condotto sveleranno alcuni segreti, suonando e facendoci apprezzare, all’ascolto, caratteristiche e differenze di approccio.
Il fine settimana successivo invece comincia con un evento particolare disegnato sui giovanissimi: venerdì 30 novembre il tema portante di Spettacolo Aperto, l’ascolto, è declinato nel corpo dell’attore e nei volti dei piccoli della Compagnia dei Ragazzini diretta da Monica Zuncheddu, al Teatro del Segno Via Quintino Sella, ore 20.00. Il ragazzo col violino è un’operina di Roberto Piumini, musicato da Andrea Basevi, pensato come un incontro di competenze e di linguaggi per un cast under 12, fra cui le voci bianche di Scuole in Coro, che interpreteranno la musica.
Il biglietto d’ingresso è di € 7 adulti / € 3 bambini (per prenotazioni 338 9403280)
Cambio di atmosfera e registro, invece, sabato 1 dicembre nella Cripta di San Domenico Via XXIV Maggio, ore 21.00. La solennità del Magnificat, il cantico contenuto nel Vangelo di Luca tra i più frequentemente musicati nella storia, per coro, soli, orchestra: una serata settecentesca. Si ascolterà musica di Martini, di Durante, di Vivaldi: un salto indietro nel tempo, in un mondo di raffinatezza musicale talmente magnifico da avere navigato il tempo ed essere arrivato intatto fino a noi. Protagonisti i Cori Ad libitum, Studium Canticum, Ensemble Studium Canticum, con il Maestro concertatore Attilio Motzo, e il Direttore Stefania Pineider.
Canto e voci popolari: l’emozione delle Storie da cantare nella Chiesa di Sant’Eulalia (Vico Collegio 2) domenica 2 dicembre alle ore 20.00. Un appuntamento ricorrente di Spettacolo Aperto: quello con il canto ‘popolare’, un canto potente, a tutte le latitudini, perché traduce in note e colori i nostri ricordi, i nostri dolori, le nostre speranze. Storie da cantare vuole far ascoltare questo: la passione condivisa, la profonda solidarietà dei sentimenti universali dell’uomo pur nella diversità di ogni veste regionale. Ospite d’onore il Bachis Sulis di Aritzo, diretto da Michele Turnu
E ancora, un tranquillo martedì in musica, il 4 dicembre, per chi vuole sperimentare e imparare, con il Concerto itinerante con guida acustica nel Quartiere Castello, con partenza da Via dei Genovesi 94, alle ore 20.00. In questo concerto itinerante coro (Studium Canticum diretto da Stefania Pineider) e pubblico si sposteranno in tre spazi diversi (nel quartiere Castello), condotti da una ‘guida acustica’. Appuntamento in Via dei Genovesi 94, una ex falegnameria trasformata in una bellissima sala prova, per poi essere avvolti dal suono sotto l’imponente scalone e nella sala concerti del magnifico stabile che ospita la Fondazione Siotto, e concludere l’esperienza acustica in uno spazio ancora diverso. Lucio Cadeddu ci aiuterà ad ascoltare in che modo spazi sonori eterogenei modellino il suono con sfumature che ad un ascolto superficiale possono non essere evidenti ma sono notevoli, e come possano ‘restituirlo’ in modi sorprendentemente differenti. Ingresso 6 euro, su prenotazione al 338 9403280.
Gran finale, giovedì 6 dicembre, all’Auditorium del Conservatorio Piazza Porrino (ore 20.30). Corpi che suonano è un concerto particolarmente importante non solo perché è chiusura e sintesi dell’edizione 2018 di Spettacolo Aperto ma anche perché permette, con un ingresso disciplinato a offerta, di raccogliere fondi per l’attività istituzionale dell’Associazione Studium Canticum (per prenotazioni 338 9403280).
Orchestra Ritmica, orchestra d’archi, percussioni (Quartetto Interzone), coro daranno vita a uno spettacolo unico di voci e corpi: ‘Il ritmo è la vita stessa’, è la forza che unisce linguaggio, musica e movimento’ (Carl Orff). Corpi che suonanoedizione 2018 riunisce musicisti di diversa formazione intorno a questo nume, il ritmo, per sperimentarne forza, presenza, assenza, importanza per la vita stessa. Si alterneranno quadri sonori dalle diverse tonalità timbriche e in diverse possibilità combinatorie, fino al finale ‘polifonico’: la Missa Sancti Francisci Assisiensis di Damijan Mocnik.
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