“Una scelta, a mio dire, che nulla ha a che vedere con la storia e con l’ambiente della nostra città. Spero e mi auguro che l’amministrazione sospenda immediatamente gli abbattimenti dei Pini ed attui un confronto tra tutti i cittadini, associazioni. Il sindaco deve ascoltare la comunità che noi tutti rappresentiamo”.
“L’impresa è pronta: i lavori partiranno a settembre. Le motoseghe dovrebbero fare a pezzi i 33 esemplari presenti tra la rotonda di via Riu Mortu e via Monte Marganai, come da progetto approvato. Si preannuncia l’ecatombe di tutto il filare dei 91 Pini. Una decisione scaturita da un processo burocratico e decisionale poco trasparente. Vogliamo sapere perché i Pini devono essere abbattuti. È dovere dell’Amministrazione informare i cittadini sui motivi del loro abbattimento sulla base di una analisi effettuata su ciascun esemplare. Fintanto che non si avranno risposte esaustive, chiare e trasparenti sullo stato di salute di ogni singolo Pino, oltre ai motivi che impedirebbero la loro manutenzione e cura, i cittadini di Monserrato chiedono che l’amministrazione sospenda ogni azione distruttiva che interessi il filare dei 91 Pini di via Cesare Cabras e proceda invece alla loro manutenzione e cura.
Fermiamoli. Pertanto si invitano i cittadini, maggiorenni residenti a Monserrato, a sottoscrivere l’istanza”.
“L’istanza con le firme verrà poi inviata via PEC all’Ufficio protocollo del Comune e ne verrà data notizia” spiega L.R.
Una decisione presa non a cuor leggero quella dell’amministrazione guidata dal sindaco Tomaso Locci che, dopo mesi di studi e valutazioni, per la messa in sicurezza della strada e la durata dei lavori ha optato per la rimozione delle piante.
Le radici, infatti, hanno compromesso asfalto e sottosuolo, la strada, messa a dura prova da centinaia di veicoli e mezzi pesanti che transitano quotidianamente, non regge più e un intervento mirato e radicale, per risolvere definitivamente il problema, è necessario.
La sicurezza stradale prima di tutto, insomma, quella per cui si ci batte al fine di proteggere la vita di automobilisti e pedoni che, come racconta la cronaca, troppo spesso viene minata e spezzata, distruggendo sogni e speranze di chi aveva ancora tanto da vivere.












