Non c’è passo che non venga ben scrutato e valutato dai “rivali” politici che, anche lontano dai banchi del consiglio, “sorvegliano” attentamente ogni azione della maggioranza in carica. Strategie pre-campagna elettorale? Assolutamente no, manca ancora un anno ed è assai precoce formulare un’ipotesi a tal riguardo, ma, considerate le scintille che mai si sono spente, i prossimi mesi si preannunciano decisamente incandescenti. Nuova nota di polemica sopraggiunge dai consiglieri dei gruppi Pauli Monserrato-La Svolta Valentina Picciau, Andrea Zucca e Ivano Argiolas che in merito al servizio di Casteddu Online https://castedduonline.it/da-monserrato-a-perugia-la-giunta-in-visita-presso-gli-impianti-della-gesenu/?fbclid=IwAR2Pfhwzr-pn54SPbgw1f0R2njZuIDn6R3XGP-_mjGphqEKppfB54iG5dTY inviano un comunicato: “Apprendiamo dagli organi di stampa e da una pagina social che il sindaco di Monserrato con buona parte della giunta si sia recata in visita a Perugia agli impianti della Gesenu, società vincitrice dell’appalto dei rifiuti a Monserrato.
Ciò ci lascia basiti. Prima di tutto per il vanto di essersi pagato il viaggio nonostante fosse una visita ufficiale:
Come se la scelta di un medico dipendesse non dalla sua competenza ma dal fatto che il costo degli aggiornamenti se li paga lui piuttosto che l’azienda per cui lavora!
Come se fosse giusto scegliere un amministratore solo se ricco perché può pagarsi le missioni di tasca sua. Messaggio sbagliato che ci riporta al sistema oligarchico di stampo feudale.
Inoltre notiamo la grande faccia tosta: dopo aver parlato male della Gesenu, in più di una occasione durante i consigli comunali, quando era socio privato della partecipata che gestiva lo stesso comune di Monserrato, averli apostrofati con termini da denuncia, riportando presunte loro vicinanze a gruppi di dubbia moralità, va in visita ai loro impianti vantando la loro società.
Non pago di tale ipocrisia rilancia: dopo che ha perso la propria società partecipata, Campidano Ambiente, portandola al debito che lo stesso comune dovrà saldare e alla conseguente liquidazione, vanta la città di Perugia di una propria società partecipata! Roba da matti, falsità e ipocrisia, utilizzate strumentalmente per mera propaganda”.










