Parole che sono veri e propri insulti rivolti a un amministratore quelle pubblicate da un cittadino in un post condiviso su una pagina social dedicata alla città, il quale proprio non ha gradito la sforbiciata agli alberi di via del Redentore. “Una piazzetta resa invivibile in pieno luglio”, si legge, i rami proteggevano le sedute delle panchine ma sporgevano a tal punto da danneggiare le zanzariere di alcune abitazioni oltre a essere il luogo di ritrovo per tanti piccioni che usavano i balconi delle case confinanti con i lunghi rami come wc. “Odori indescrivibili, non si possono aprire nemmeno le finestre” sono le parole di alcuni residenti che hanno esposto la problematica al Comune. Disagi anche per gli automobilisti poiché i rami nascondevano il semaforo situato all’incrocio con via Giulio Cesare costituendo, così, un serio pericolo.
In base a queste problematiche è stata effettuata la potatura d’emergenza non gradita, però, da chi ha notato le sedute esposte al sole e non più riparate dai possenti rami. “Le critiche costruttive sono sempre ben accolte, permettono a noi amministratori di valutare e migliorare la città ma non gli insulti. Questi in un paese civile non sono produttivi e tollerati, soprattutto quando vengono ripetuti nel corso del tempo”. Non è infatti la prima volta che chi amministra viene preso di mira attraverso i social, già in passato accuse e offese anche personali sono state digitate e, in seguito, condivise con le autorità preposte per tutte le verifiche necessarie al fine di riscontrare eventuali reati. E anche questa volta non vengono esclusi provvedimenti dalla parte offesa: “Ci sono gli estremi”.












