Monserrato, preoccupazione tra gli abitanti che risiedono nei quartieri a Nord della città: “Quando si procederà anche a ‘Su Tremini’, ‘S’ecca e S’arena’ e a ‘Terra e Teula’ alla messa in opera delle vasche di laminazione e opere annesse di mitigazione idraulica?”.
Le immagini impressionanti dell’alluvione del 2008, che mise in ginocchio la città, sono ancora vive tra i monserratini. Recentemente sono iniziati gli interventi di mitigazione con fondi messi a disposizione dalla legge di stabilità del 2015, e che vedono interessare la Via dell’Argine e a seguire la Via Cabras e la Via Riu Mortu. “Ma l’amministrazione – chiedono anche i consiglieri di minoranza Andrea Zucca e Valentina Picciau che hanno presentato una interrogazione a tal proposito – ha intenzione di procedere a nord di Monserrato? E si, in quali tempi e a che punto sono le interlocuzioni con l’Anas per il posizionamento delle stesse, già sollecitato dalla commissione Urbanistica negli ultimi mesi del 2016 pochi mesi dopo l’insediamento dell’attuale sindaco?”.
Le vasche di laminazione nascono per risolvere il problema del rischio idrogeologico e delle esondazioni che purtroppo sono sotto gli occhi di tutti. Le famigerate bombe d’acqua sono un fenomeno sempre più preoccupante e frequente, con i drammatici risvolti che tutti noi conosciamo. Le superficie permeabili che una volta garantivano un drenaggio delle acque (come terreni, boschi etc.) sono andati via via diminuendo lasciando il posto a superfici spesso totalmente impermeabili. Questo perché purtroppo non si rispetta quasi mai il principio della invarianza idraulica.
Difatti il principio della invarianza idraulica indica che nel caso di un cambio destinazione di una determinata zona (ad esempio da area verde a piazzale) si debba garantire che tale trasformazione non vada a maggiorare la portata massima di piena nel caso di un evento piovoso. Per garantire il rispetto di tale principio bisogna provvedere alla esecuzione di opere idrauliche per compensare l’ovvio aumento di portata.
“Considerato che per questo motivo nascono le vasche di laminazione che hanno il compito fondamentale di accogliere al loro interno le ondate di piena derivanti da rogge, fiumi o canali – spiegano Zucca e Picciau – ed essendo sistemi classificati come opere idrauliche, sono di vitale importanza per salvaguardare i bacini idrografici circostanti e far defluire in maniera totalmente programmata le acque di piena. Questo garantisce inoltre la salvaguardia di tutte le strutture come i citati corpi idrici superficiali, le fognature, condotte etc. Inoltre tali sistemi sono una efficace salvaguardia dell’ ambiente poiché permettono un controllo anche dell’ inquinamento delle acque”.
“Il comune di Monserrato – proseguono i consiglieri – sta procedendo ora ad interventi di mitigazione con fondi messi a disposizione dalla legge di stabilità del 2015, e che vedono interessare la Via dell’Argine e a seguire la Via Cabras e la Via Riu Mortu, quindi interventi atti alla raccolta delle acque meteoriche all’interno del centro abitato, ma pur sempre interventi finalizzati al superamento delle problematiche idrauliche generate dalla copertura dei canali in ambito urbano, principale cause di dissesto idrogeologico negli abitati, ma insufficienti nel caso di fenomeni estremi e di eventuali esondazioni con acque provenienti dalla zona più a nord di Monserrato ovvero oltre la SS554″.
Specificano inoltre che “ancor prima del finanziamento della legge di stabilità 2015, finanziato a completamento dei fondi già prima intercettati dall’allora amministrazione comunale nel 2014, che vede a disposizione un milione e mezzo di euro per la costruzione di vasche di laminazione nella zona a Nord di Monserrato, in accordo con l’Anas e i comuni limitrofi; i finanziamenti che sono potuti finire nelle casse del comune di Monserrato grazie all’approvazione in consiglio comunale del PAI nel 2012, il Piano di assesto idrogeologico, lo studio che ha potuto dare le chiare indicazioni che hanno poi permesso di accede a tutti i successivi finanziamenti”.













