La Stagione Concertistica 2015 degli Amici della Musica di Cagliari proseguirà anche per tutta
l’estate: oltre agli appuntamenti extra moenia in alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Isola, spazio
alla musica da camera giovedì 23 luglio alle 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari / nella Sala
MiniMax con il recital della pianista Monica Leone, artista di spicco della scena italiana, erede
della scuola del maestro Vincenzo Vitale.
La raffinata interprete dello strumento a tastiera proporrà un programma incentrato sul
Romanticismo, dai Sette Lieder sul tema della Primavera di Franz Liszt (1811-1886), con
interessanti e virtuosistiche trascrizioni (Frühling, da Fryderyk Chopin; Frühlingslied da Felix
Mendelssohn; Frühlingsnacht da Robert Schumann; Frühlings und Liebe da Robert Franz; e infine
Frühlingsglaube e Frühlingssehnsucht da Franz Schubert) alla magia dei Gesänge der Frühe
op.133, i celeberrimi “Canti del Mattino” di Robert Schumann (1810-1956), che firma anche il
delizioso Carnaval op.9.
Un recital affascinante incentrato sull’arte del pianoforte – tra melodie e accordi che evocano la
stagione del risveglio della natura e la scrittura vertiginosa di Franz Liszt – nel solco dell’importante
e innovativa scuola pianistica fondata da uno straordinario didatta, il musicista napoletano
Vincenzo Vitale – tra i cui allievi spiccano i nomi di Riccardo Muti, Laura De Fusco, Maria Mosca,
Marisa Somma, Michele Campanella, Bruno Canino, Sandro De Palma e Paolo Pollice
(recentemente ospite della stagione degli Amici della Musica) e i solisti bulgari Ivan Drenikov e
Alexander Hintchev, oltre al compositore e direttore Francesco d’Avalos.
Un’occasione per ritrovare la perfezione e precisione di un’esecuzione fondata sull’ascolto, sulla
corrispondenza tra il gesto e il suono dove ogni singola nota viene distillata con sapienza e
profonda consapevolezza, ma anche come naturale estensione e concretizzazione di un pensiero
musicale. La scelta del programma – che si affida all’inclinazione squisitamente virtuosistica di un
interprete leggendario quale Liszt, a sua volta artefice di una rivoluzione nella prassi esecutiva,
oltre che nel rapporto fra artista e pubblico. La celebre e apprezzata scuola italiana di Vitale –
diplomato nel 1932 all’École Normale de Musique di Parigi, poi perfezionatosi con Alfred Cortot –
incontra il genio del maestro ungherese, con un’intrigante antologia di brani nati nella temperie
romantica ottocentesca e ora riportati nell’alveo di una delle più prestigiose tradizioni pianistiche
contemporanee.
Una materia sonora variegata, riplasmata sul temperamento e le qualità espressive di Franz Liszt, e
di nuovo (re)interpretata dalla giovane e brillante musicista molisana che in un gioco di specchi si
diverte a suggerire un’ulteriore giustapposizione, o contrapposizione tra lo slancio virtuosistico del
compositore e pianista ungherese e il suo contemporaneo – quasi coetaneo Robert Schumann, icona
del Romanticismo tedesco.
Nei Gesänge der Frühe op. 133 scritti nel 1853 si riconosce l’impronta schumanniana, fra slanci
ardenti e improvvisi ripiegamenti, in un susseguirsi e alternarsi di tenerezza e impeto, di passaggi
introspettivi e sogni fantastici. Un universo poetico caratterizzato da mutevoli stati d’animo,
descritti sempre con straordinaria freschezza melodica e con una varietà armonica viva e frizzante
anche nei sapori dissonanti. I Gesänge der Frühe traducono in musica le sensazioni e le emozioni
dell’artista davanti al sorgere del giorno – dalla contemplazione assorta a una serenità interiore, fino
a una gioiosa esplosione, e ancora alle sfumature di un diffuso lirismo nell’incontro tra l’uomo e la
natura consolatrice.
Chiuderà in bellezza il concerto il Carnaval, op. 9 sempre di Robert Schumann – scritto tra il
1834 e il 1835 e dedicato al violinista Karol Lipiński: le ventidue Scènes mignonnes sur quatre
notes (Piccole scene su quattro note) evocano immagini e maschere carnevalesche, trasportando
sulla partitura le atmosfere giocose e l’allegria della festa, insieme al carattere dei diversi
personaggi.
Un piccolo gioiello sonoro
Biglietto: 5 euro













