Ventidue ettari sono finiti in cenere, divorati dalle fiamme nello scorso weekend di fuoco e paura a Quartu Sant’Elena. È stato colpito, pesantemente, il parco di Molentargius e anche una grossa fetta della via Fiume, dove ci sono varie aziende, ormai in ginocchio. I danni sono ingenti e ancora da calcolare al centesimo, intanto la Giunta Milia ha deciso di portarsi seriamente avanti con una delibera che porta alla proclamazione dello stato di calamità naturale. È questo l’unico modo per ottenere i fondi dalla Regione. Nel collegato alla finanziaria, che tornerà in Aula a settembre, sono previsti in totale due milioni di euro per fronteggiare simili situazioni, la speranza dell’amministrazione comunale della terza città della Sardegna è quella di ottenerne una fetta considerevole, visti i gravi danni riscontrati. “L’incendio di vaste dimensioni ha causato danni alle aziende nei pressi di via Fiume e lungo il viale Poetto, nonchè ai terreni di alto pregio ambientale del parco di Molentargius”, e ha causato “notevoli danni ad attività, abitazioni, strutture private, reti tecnologiche pubbliche, fauna, flora, suolo, acque, materiali e mezzi privati”.
Il sindaco Graziano Milia ha incontrato l’assessore regionale dell’Ambiente, Marco Porcu: “Con lui, che ringrazio, abbiamo anche discusso di tutta una serie di attività da fare per proteggere e tutelare maggiormente il parco”. Il vicesindaco Tore Sanna aggiunge che “continueremo ad occuparci della pulizia del territorio, attraverso gli sfalci, e potenzieremo la rete antincendio. In via Fiume il primo idrante era in funzione, dovremo compiere una revisione di tutti gli altri e metterne uno nuovo in viale Colombo, collegandoli tutti”.









