Sono 84 gli “sbarchi diretti” avvenuti nel 2018 nelle coste sarde – soprattutto quelle suscitane -. Poco più di mille (1012) gli stranieri identificati dalle Forze dell’ordine, e il novantotto per cento sono di nazionalità algerina. Rispetto al 2017 il calo c’è tutto: due anni fa, infatti, gli arrivi erano stati 143. Una diminuzione che, per quanto spiegano dalla questura di Cagliari, è legata “all’arrivo con i barchini e non più con le navi. Numericamente gli stranieri sono scesi, ma il dato rimane costante soprattutto perché chi raggiunge le coste sarde vuole poi raggiungere l’Italia e l’Europa, nessuno vuole chiedere asilo politico nell’Isola. Il questore ha emesso 906 ordini di lasciare entro sette giorni il territorio”, spiega il vice questore vicario Alfonso Polverino.
“È ormai imminente l’apertura del Cpr di Macomer, allora vedremo i frutti di questo nuovo tipo di attività, capiremo se gli sbarchi continueranno o no”. Un dato è comunque assodato: “Ogni volta che il tempo è buono e il mare e calmo vengono sempre dei piccoli gruppi di stranieri”.












