di Ivano Argiolas
All’Ospedale Microcitemico Antonio Cao, fra i mille problemi, ce ne sono alcuni che d’ora in poi proveremo a risolvere noi pazienti, e sono: la sosta selvaggia nei posti a noi riservati e i furti ai danni delle nostre auto.
Infatti a nulla sono valse le decine di segnalazioni fatte in molti anni, pertanto – esasperati dal solito andazzo – abbiamo deciso di fare da noi.
Dalla settimana prossima molti di noi sgraneranno gli occhi su queste situazioni e, con fotocamera alla mano, segnaleremo alla direzione sanitaria – a più riprese – le automobili parcheggiate nelle aree di sosta riservate ai pazienti.
Purtroppo non ci aspettiamo delle sorprese, quelle auto le conosciamo molto bene, e sono sempre le stesse. Sappiamo già che non appartengono a noi pazienti, che prima avevamo il pass di riconoscimento, e che da almeno quattro anni non ci viene più consegnato.
Trovando quei parcheggi occupati siamo costretti a parcheggiare dove capita, e spesso dobbiamo lasciare l’auto al Supermercato Conad di Via Jenner, a circa un chilometro di distanza: faremo volentieri a meno della passeggiata, specie alla fine delle trasfusioni, che per alcuni di noi sono momenti di grande stress. Per di più con le buste piene di materiale sanitario da portarci dietro.
I più “fortunati” che riescono a trovare un buco all’interno del recinto dell’Ospedale, o nella stradina adiacente, rischiano al rientro di non trovare più l’auto o di trovarla danneggiata. Un gruppo di noi, a titolo volontario e di mutuo soccorso, vigileranno per scongiurare il ripetesi di questi furti, o per immortalarli con i tablet.
Questo ci sembra l’unico modo per tutelare i nostri interessi, già che nessuno mai si è fatto carico di queste problematiche più volte sgnalate.
Chissà che non sia uno stimolo per molti pazienti di intraprendere la carriera medica, potremo così curarci da soli, visto che oramai i medici rimasti in reparto non sono sufficienti neppure alla metà di noi.













