Esclusa dai colloqui per le assunzioni cagliaritane di Ryanair, per colpa di un tatuaggio. Di un banale tatuaggio sul collo, che sicuramente non sarebbe neppure visibile sotto la divisa. Una vicenda che fa discutere quella accaduta a una hostess congressuale cagliaritana. Mickelina A., 22 anni, quartese, racconta la sua storia con grande amarezza: perché fare naufragare il sogno di lavoro semplicemente per colpa di un tatuaggio? Le regole della compagnia irlandese sono ferree. “Un tatuaggio che per me ha un grande significato- racconta la ragazza- e che adesso mi preclude una possibilità di lavoro nonostante io abbia la qualifica di hostess e tante altre volte in passato abbia lavorato con questa qualifica”. Ma cosa è accaduto davvero? Che per colpa del tatuaggio, non certo invasivo, che vedete in questa foto, Mickelina ha scoperto di non potere partecipare alla corsa delle assunzioni di Ryanair a Cagliari, con i colloqui già fissati per il 13 febbraio. “Ho tutti i requisiti e so parlare perfettamente la lingua inglese- racconta- anzi parlo tre lingue, perfettamente anche il francese e lo spagnolo. Ma leggete quali sono le regole: “Se avete tatuaggi sulla parte superiore della schiena, sulla nuca, sulla parte anteriore del collo, sul viso, sotto la spalla o il polso, compresa la mano, oppure nei piedi o sotto e sopra il ginocchio, non sarete ammessi”.
E Mickelina non ci sta, la considera davvero una discriminazione: “ Sono furiosa, come se mi dovessi spogliare davanti a chi viaggia, ma scherziamo? I miei tatuaggi con i vestiti non sono visibili, e non potere fare neanche il colloquio per questo è urtante. Mi chiedo quando finirà questo assurdo connubio tra tatuaggio e immagine negativa. Ryanair lo ribadisce tre volte: nessun tipo di tatuaggio è ammesso”. Nella foto, il tatuaggio sul collo di Mickelina.












