Una lettera-sfogo, pubblicata su Facebook da una professoressa cagliaritana del liceo Alberti, Maria Cristina Malagoli, 59 anni. Con una foto che sembra un’immagine simbolo ma che, nei fatti, non lo è: “Quella è la mano di mia madre, ha 95 anni e dai primi di agosto si trova ricoverata al Policlinico di Monserrato. Ha varie patologie”, spiega la Malagoli. “Ieri è arrivata la circolare che vieta le visite ai parenti, ero riuscita a vederla un pochino e sono subito dovuta uscire dal reparto”. Da oggi, e sino a chissà quando, per la donna sarà impossibile vedere, dal vivo, l’anziana madre: “Mi chiedo perchè non abbiano controllato meglio porti e aeroporti, e perchè li abbiano aperti”. Chiaro il riferimento all’aumento dei casi di Coronavirus in Sardegna: numeri in rialzo che hanno portato la direzione sanitaria dell’ospedale a blindare tutti i reparti. Ecco, di seguito, alcuni stralci della lettera-sfogo della Malagoli.
“A cosa sto pensando? Sto pensando che stasera non sono potuta entrare a trovare mia mamma che è ricoverata in ospedale per gravi problemi di salute. Perché non sono potuta entrare? Perché i casi di Covid-19 stanno aumentando e in via precauzionale sono vietate le visite. Sto pensando che mia mamma potrebbe andarsene da un momento all’altro e magari non riuscirò a vederla un’ultima volta. Sto pensando che aprire tutti questi porti e aeroporti non è stato poi un gran bene per noi sardi che stavamo meglio di tanti altri fino a poco fa.
Sto pensando che se per un anno ci fossimo fatti la nostra agognata vacanza nella propria regione non saremmo morti.Sto pensando che sono veramente molto arrabbiata ( per non dire altro) per questa situazione dettata dalla stupidità umana per la quale poi, in questo particolare contesto, coinvolge tutti. pensando che domani non vedrò mia mamma e chissà per quanto tempo. Sto pensando che se avrà bisogno di me non ci sarò a stringerle la mano per l’ultima volta”.











