“Mega parco eolico a 12 miglia dalla Sella dei Diavolo, l’immagine di Cagliari sarà deturpata per 30 anni”. Il caso è piombato in consiglio comunale con un ordine del giorno firmato da Alessandra Zedda, Nando Secchi e altri consiglieri, che chiedono al sindaco Massimo Zedda di bocciare subito il progetto. E il 15 ottobre ci sarà al T Hotel un’assemblea pubblica speciale, organizzata dal consigliere Marcello Corris che ha già firmato anche l’ordine del giorno, propiio per rilanciare questo tema. “Ci troviamo davanti al proliferare incontrollato di installazione di in impianti eolici offshore- scrivono i consiglieri- e a terra potrebbe ingenerare una ricaduta negativa anche sull’attività turistica della città di Cagliari con un conseguente impoverimento del tessuto produttivo e sociale; la realizzazione del parco eolico a soli 12 miglia dal promontorio della Sella del Diavolo deturperebbe per almeno i prossimi 30 anni lo skyline tanto ammirato dai turisti e dai sardi trasformandolo da area di particolare pregio ambientale e turistico ad area industriale.
il territorio del Comune di Cagliari è coinvolto perché un’area logistica delle dimensioni di circa 180 ha, per l’allestimento del cantiere di costruzione della centrale eolica (per le operazioni di montaggio delle strutture offshore) sarà da ubicare nelle aree non ancora utilizzate all’interno del Porto Canale di Cagliari, avente idonea destinazione d’uso, come previsto dal Piano Regolatore Portuale”.
Da qui l’ultimatum al sindaco Zedda: “Chiediamo un impegno a fare proprie le sopracitate considerazioni e a formalizzare insieme al Consiglio comunale, deliberante, la netta contrarietà della Città di Cagliari a qualsiasi occupazione degli spazi acquei prospicienti la costa di Cagliari”. Il sindaco Zedda ha sinora risposto che la speculazione energetica non riguarda Cagliari ma altri centri dell’hinterland.
Inviato 1 min fa









