C’è un mistero su tutti, nel giallo di Mattia Ennas e nell’inchiesta per omicidio appena aperta sulla morte del ragazzo. E riconduce inevitabilmente a quella ragazza bionda, che secondo alcuni riscontri si sarebbe appartata con lui in spiaggia al Poetto, poche ore prima della tragedia di Mulinu Becciu. Chi era, e soprattutto che fine ha fatto? Ne parlò anche la mamma, lancia do un drammatico appello a “Chi lo ha visto?”. Una ragazza che probabilmente Mattia aveva conosciuto proprio quella sera, prima di un altro mistero: quello del auto del suo iPhone, insieme ai documenti., Qualcuno ha raccontato di aver visto il ragazzo piangere al Poetto, poi il giallo si infittisce. A seguirlo passo dopo passo è l’avvocato Gianfranco Piscitelli, ormai tra i più specializzati nei gialli di cronaca in Sardegna e non solo. Ed è stato proprio lui che rappresenta la famiglia a non arrendersi, chiedendo nuove indagini dopo che l’inchiesta sembrava già chiusa per suicidio.
Ora invece il pm Enrico Lussu ha disposto la riesumazione del cadavere di Mattia che sarà decisiva per l’autopsia, che probabilmente si svolgerà il 5 novembre. I genitori di Mattia Ennas sono convinti che sia successo qualcosa, il loro figlio non si sarebbe mai tolto la vita. Sarebbe andato in quel quartiere, in quel palazzo, per recuperare il cellulare che la notte gli era stato rubato. “La morte di Mattia risale proprio a due mesi fa”, sottolinea Gianfranco Piscitelli, legale della famigli Ennas, “per cui sono molto soddisfatto che queste nostre richieste siano state accolte. Immagino che l’accanito lavoro degli inquirenti e dell’attento magistrato abbiano portato alla luce indizi tali da cambiare il capo di imputazione, indirizzando di conseguenza l’attenzione delle indagini verso nuovi scenari”. E tutto sembra ruotare (anche) sul mistero dei misteri: chi era quella ragazza bionda, esiste davvero e come mai ha fatto perdere ogni traccia?










