“Non c’è il tempo altre candidature. Il mio è l’unico nome in campo”. Così Massimo Zedda, ex primo cittadino cagliaritano, intervistato su Radio Casteddu da Jacopo Norfo e Paolo Rapeanu, commenta il quadro politico che si sta delineando in vista delle comunali di giugno a Cagliari. Il campo largo non ha ancora il nome definitivo. L’unico IN campo è quello di Zedda e il 9 aprile prossimo la direzione del Pd potrebbe convergere sull’ex sindaco o tirare fuori un altro nome. Nel primo caso Zedda verrebbe incoronato il giorno successivo come candidato per tentare la corsa a palazzo Bacaredda per la terza volta, mentre nella seconda ipotesi si tenterà una sintesi col nome avanzato dal Pd, andando avanti, se necessario, anche con riunioni a oltranza. Tutto dipenderà anche dal bilanciamento degli equilibri, ancora tutti da definire, nell’ambito della costruzione della nuova giunta regionale guidata da Alessandra Todde
“Oggi si è tenuta una riunione e la settimana prossima avremo la soluzione per il campo largo”, ha dichiarato Zedda, “i tempi per le primarie sono obiettivamente stretti. Avendo la dato la disponibilità già da luglio, mi auguro di avere una convergenza unanime anche sui temi e sui programmi. Non ci sono spazi per un’altra candidatura nel centrosinistra, anche perché i tempi per costruirla non ci sono”, ha aggiunto, “io nel 2011 impiegai 7 mesi per proporre la mia idea ai cagliaritani e ricomporre le frizioni con gli alleati dopo le primarie. Cagliari”, conclude, “oggi è una città che ha alcuni problemi, ci sono cantieri avanzati e campati per aria e alcuni progetti già in cantiere come quelli di Sant’Avendrace, via Roma e viale Trieste, vanno modificati”.
QUI L’INTERVISTA COMPLETA SU RADIO CASTEDDU: https://fb.watch/reM2E1kp2P/










