“Zedda e la Regione sono spacciatori di illusioni a Is Mirrionis: promettono 15 milioni, che poi a conti fatti sono giusto la metà, che serviranno a rimpinguare solo le casse delle associazioni, senza che un euro vada a migliorare le condizioni di chi vive nella periferia cagliaritana”.
La befana dell’assessore al Lavoro, Virginia Mura, e di Babbo Natale Paci arriva in ritardo, ma perfettamente puntuale prima del voto per la scelta del nuovo Sindaco, secondo Paolo Truzzu, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An.
“Non basterà questa strenna fuori stagione, tanto più solo promessa in campagna elettorale, a cambiare la considerazione che chi vive, risiede e lavora nella periferia cittadina ha di Massimo Zedda”, aggiunge. “Quartieri dimenticati e cittadini snobbati come fossero cagliaritani di serie B. Questo è stato per cinque anni l’atteggiamento che la Giunta comunale ha tenuto nei confronti di Is Mirrionis, San Michele, Sant’Elia. Quartieri difficili, con problematiche serie che Zedda ha preferito ignorare per anni, dedicandosi a qualche piazzetta in centro e alle piste ciclabili colorate”.
“Quartieri difficili, ma popolati da tanta gente dignitosa che non svenderà il suo voto e non cambierà l’opinione su questo Sindaco solo per qualche milionata di promesse bluff arrivata a tempo ormai scaduto”, conclude Truzzu.
Intanmto sul caso ha preso posizione anche il candidato sindaco Piergiorgio Massidda: “
Comune e Regione hanno firmato un accordo nel Giugno 2015 per la riqualificazione di alcune aree di Cagliari tra cui il quartiere di Is Mirrionis, ma per una anno non succede nulla. L’11 maggio però, in piena campagna elettorale, la Regione e il Comune firmano un ulteriore accordo per 14 milioni di euro a valere su fondi POR, ma solo per Is Mirrionis. Perché un anno non è stato sufficiente e non è stato fatto nulla? Ancora, perché si pensa solo a Is Mirrionis dimenticandosi di Sant’Elia, Cep, San Michele, Pirri? Probabilmente a pensar male i 13mila voti potenziali di Is Mirrionis fanno più gola dei 7.000 di Sant’Elia.
A Sant’Elia però è prevista la realizzazione di un ecocentro di 6000 mq, imposto dall’Amministrazione comunale e non condiviso con la popolazione, peraltro senza necessità di Valutazione Ambientale Strategica. Perché?
Noi abbiamo un’altra idea: ci impegneremo ad eliminare il concettosi periferia, in modo serio e lavorando già da subito al bando per la riqualificazione della aree periferiche firmato da Renzi pochi giorni fa con una dotazione di 500 milioni di euro, snobbati dal Comune, che peraltro ha ignorato la rete dei professionisti che sarebbero stati disponibili a collaborare con l’Amministrazione per fornire da subito i progetti da presentare. Questo è produrre lavoro con l’edilizia e i servizi per i cittadini?
Un altro esempio sono il quartiere di Castello e di Stampace: abbandonati, con spazi inutilizzati e palazzi fatiscenti. Non ci stiamo, vogliamo Sant’Elia, Is Mirrionis, Sant’Avendrace, Stampace, Marina, tutti i nostri quartieri, al centro della città. Ogni quartiere è il centro della città. Ci ribelliamo alle periferie, all’esclusione sociale, la città policentrica che pensiamo noi pone al centro i cagliaritani, la famiglia, lo sviluppo e il lavoro”.











