Venerdì 21 Maggio c’è stata la staffetta che prevedeva la partenza di quindici gatti e sei cani dal porto di Porto Torres, dove io con altre volontarie ogni settimana ci riuniamo per far partire i gatti che vanno in adozione fuori dalla Sardegna. Ho accompagnato Wendy, una gattina che ho allevato e sono riuscita a trovare una famiglia a Milano che la ha adottata e che doveva raggiungere venerdì 22 maggio a mezzogiorno.
Appena sbarcati i due volontari che avevano la staffetta sono stati fermati dalle guardie zoofile agroambiente Liguria, con la presenza di un veterinario della Asl 3 che ha iniziato giustamente a fare dei controlli, riscontrando delle irregolarità, come assenza del microchip nei gatti e la mancanza dell’allegato A in cui il veterinario certifica il buono stato di salute dell’animale e ne autorizza la partenza.
Però l’allegato A è obbligatorio per il movimento di cani e gatti che provengono dai rifugi, non è obbligatorio per i gatti provenienti da privati, come Wendy che possedeva il certificato di buona salute del veterinario privato e il libretto sanitario considerando che era a norma di legge per quanto riguarda l’età è stato contestato il test fiv e felv che non ha fatto perché non è attendibile su gatti di età inferiore ai quattro mesi.
Oltre all’ altissima sanzione pecuniaria fatta alla volontaria, hanno deciso di sequestrare tutto il carico di animali portati al Canile Comunale di Monte Contessa di Genova, dove gli operatori si sono trovati impreparati nella gestione del gattile già al collasso per i numerosi ospiti, hanno dovuto adibire un’area solo per i quindici gatti che hanno trovato ospitalità in della piccole gabbie da degenza per una settimana. Ci davano notizie con dei semplici messaggi in cui ci dicevano che i gatti stavano tutti bene, sono stati gentili perché informavano l’adottante , nel mio caso la fortuna è stata quella di aver inserito i dati dell’adottante sia nel libretto che nel certificato di buona salute che attestava la futura adozione.
Il problema è che c’è stato un rimbalzo di palla tra le varie istituzioni per il dissequestro, perché dopo aver pagato la sanzione si è dovuto fare domanda per la liberazione alla Asl, al Comune che avrebbe dovuto comunicarlo al Canile.
I gatti in Sardegna non hanno obbligo del microchip come nel resto dell’Italia, l’unica regione che lo prevede è la Lombardia infatti dallo scorso anno è obbligatorio anche per la movimentazione di gatti ai fini dell’ adozione.
Wendy dopo una settimana è stata dissequestrata intorno alle 20 ed è stata consegnata alla sua famiglia a Milano, da una prima visita di controllo dal veterinario è stata riscontrata una disidratazione e non nutrita in modo adeguato, però per fortuna non ci sono state gravi conseguenze riguardo il suo stato di salute. Gli altri gatti sono stati dissequestrati lo stesso giorno e sono andati alle loro famiglie tra Torino, Milano e Genova.
I cagnolini sono stati dissequestrati il lunedì successivo e hanno raggiunto le loro famiglia con un nuovo microchip annullando il vecchio in modo da risultare appartenenti al Comune di Genova dove l’adozione è stata effettuata presso il Canile Comunale.
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